Il mese di novembre 2021 ha portato dati decisamente preoccupanti per ciò che riguarda la superficie dei ghiacci artici e antartici: il continuo aumento delle temperature sta portando la velocità di fusione dei ghiacci a livelli altissimi.
L’estensione dei ghiacci artici durante lo scorso novembre è stata la decima più bassa della storia: nel trentennio 1989-2010, infatti, questo dato ha viaggiato a una media di 933 mila chilometri quadrati superiore rispetto ai valori registrati a novembre, pari a 9,77 milioni di chilometri quadrati.
I dati, registrati dal servizio di monitoraggio europeo Copernicus, mostrano come la temperatura dell’Artico durante novembre 2021 abbia raggiunto un valore di 3,4°C in più rispetto alla media dello stesso mese negli anni 1951-1980. Con questo continuo aumento della temperatura, la banchina polare artica ha perso in media 53 mila chilometri quadri l’anno.
La situazione sembra essere ancora peggiore in Antartide, dove i dati di novembre sono considerati i secondi peggiori di sempre: la fusione del ghiaccio marino è stata pesantemente accelerata dalle temperature primaverili, che hanno causato la seconda estensione più limitata della storia, seconda solo a quella di novembre 2016.
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