Il declino del ghiacciaio “del giorno del giudizio” potrebbe innescare inondazioni a livello globale.
L’enorme ghiacciaio Thwaites nell’Antartide occidentale contiene abbastanza ghiaccio da far aumentare il livello del mare globale di 65 cm. Soprannominato “Doomsday Glacier” (ghiacciaio del Giorno del Giudizio), questa grande massa di ghiaccio è oggi più che mai minacciata dai cambiamenti climatici e, stando alle analisi più recenti, il suo destino potrebbe essere già segnato, a causa delle profonde fratture che lo divorano dall’interno lasciando spazio alle acque di fusione.
Dal 1900 ad oggi, il livello del mare è aumentato di circa 20 cm, un fenomeno che ha già costretto diverse comunità costiere ad abbandonare le proprie case e reinsediarsi altrove. A poco a poco, l’innalzamento del mare ha aggravato problemi ambientali come inondazioni, contaminazione dell’acqua salata e perdita di habitat. Un ulteriore aumento del livello del mare globale, peraltro concentrato in un lasso di tempo inferiore, significherebbe un cambiamento radicale delle coste e, talvolta, la scomparsa di intere isole o regioni.
Alla minaccia del ghiacciaio Thwaites, che ha un ruolo chiave nella regione, bisogna poi aggiungere quella di altri ghiacciai ad esso legati, in una drammatica reazione a catena derivante da un processo chiamato Marine Ice Cliff Instability (MICI), dove il ritiro dei ghiacci espone aree sempre più alte e instabili fino al collasso nell’oceano. Da un valore previsto di 65 cm potremmo parlare dunque di diversi metri di innalzamento del mare, qualcosa di estremamente drammatico per l’umanità, la biodiversità e il clima.
Con un tale aumento del livello del mare molte delle principali città del mondo sarebbero sommerse, come Shanghai, New York, Miami, Tokyo e Mumbai. Gran parte degli stati insulari più bassi come Kiribati, Tuvalu e Maldive verrebbero completamente inghiottiti, ma scomparirebbero anche vaste aree costiere in Europa e nel resto del mondo.
Il ghiacciaio Thwaites copre un’area grande quasi quanto la Gran Bretagna e ha un contributo del 4% all’innalzamento del mare globale. Negli ultimi 20 anni, ha perso oltre 1000 miliardi di tonnellate di ghiaccio, ad una velocità raddoppiata rispetto a 30 anni fa. La piattaforma galleggiante che funge da sostegno del ghiacciaio e ne trattiene lo scioglimento sta perdendo velocemente stabilità, evidenziando un allarmante indebolimento strutturale. Recentemente gli scienziati hanno scoperto che le crepe che lo attraversano potrebbero causarne il collasso entro 10 anni.
Tuttavia, restano ancora interrogativi sul futuro dei ghiacciai nell’Antartide occidentale. Il declino del ghiacciaio Thwaites potrebbe non portare necessariamente ad un esito catastrofico: frantumandosi, il ghiaccio marino potrebbe formare porzioni che fungerebbero da contenimento della piattaforma, stroncando la reazione a catena e contenendo il crollo dell’intera calotta glaciale. Ma anche in questo scenario, una cosa è certa: il ghiacciaio Thwaites continuerà a ritirarsi e aumentare il livello del mare per molti anni a venire.
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