Nonostante il divieto imposto dalle autorità di diverse città, i fuochi d’artificio scoppiati a Capodanni hanno causato un significativo aumento dell’inquinamento atmosferico. I livelli di polveri sottili nell’aria hanno raggiunto picchi eccezionali.
I cosiddetti “botti di Capodanno” continuano a creare problemi: nonostante le autorità di svariate città italiane ne abbia vietato l’utilizzo, i fuochi d’artificio restano al centro dei festeggiamenti di Capodanno, comportando però significativi problemi da diversi punti di vista.
In particolar modo, l’immissione nell’atmosfera di polveri sottili risulta estremamente influenzata dall’esplosione dei fuochi, che liberano alte quantità di PM10, PM2.5, ozono, anidride solforosa e biossido di azoto. Prendendo in considerazione la sola città di Milano, si stima che il 6% del PM10 prodotto in un anno sia dovuto proprio all’esplosione dei fuochi d’artificio.