Francia e Spagna hanno abolito gli imballaggi di plastica per frutta e verdura

Il divieto è entrato in vigore il 1 gennaio 2022 in Francia e seguirà in Spagna dal 2023.

Frutta e verdura fresche non sono più vendibili in imballaggi di plastica in Francia a partire dal 1 gennaio 2022, in linea con il bando del monouso della direttiva SUP (Single Use Plastics) dell’Unione Europea. Anche la Spagna si muoverà sulla stessa scia, abolendo gli imballaggi per frutta e verdura dal 2023, anche qui con specifiche deroghe relative al peso o al tipo di prodotto. In Italia resta ancora il nodo sul pieno recepimento della direttiva, che si tradurrà nel bando di poche referenze come bastoncini cotonati e stoviglie di plastica dal 10 gennaio.

Le misure della legge francese AGEC contro lo spreco e per l’economia circolare prevedono il divieto degli imballaggi di plastica monouso per frutta e verdura fresche a livello nazionale, per prodotti non trasformati e che non superino il peso di 1,5 kg. Per alcuni frutti e ortaggi sono state introdotte specifiche deroghe poiché soggetti a maggior rischio di deterioramento.

Il bando entrato in vigore riguarda attualmente alimenti come agrumi, mele, ananas, carote, patate, zucche eccetera, per un totale di oltre 30 referenze. In seguito l’abolizione degli imballaggi di plastica si estenderà ad altre categorie, come uva, pomodorini, funghi, insalata, ciliegie, mirtilli e molti altri. I provvedimenti saranno adottati progressivamente e con cadenza più o meno annuale.

Le misure plastic-free per il settore ortofrutticolo saranno molto simili in Spagna, ma partiranno dal 2023, con l’obiettivo di tagliare 2 milioni di tonnellate di materiali plastici prodotti ogni anno. Anche qui gli imballaggi saranno aboliti al di sotto di 1,5 kg di peso e le misure punteranno a incentivare la vendita di prodotti freschi invitando i consumatori all’uso di contenitori personali riutilizzabili per fare la spesa. I rivenditori dovranno stabilire le condizioni di igiene e idoneità di tali contenitori.