Piombo, arsenico e altre sostanze tossiche non sono difficili da trovare nelle nostre case e rappresentano un rischio per la salute.
Tutte le case si impolverano: mobili, pavimenti e oggetti sono costantemente esposti alla polvere che va rimossa periodicamente. Accade in tutto il mondo, ma la polvere di una casa in Italia può non essere uguale a una casa in Cina o negli Stati Uniti. Un team internazionale di scienziati ha raccolto le prime informazioni sulla polvere domestica e i rischi per la salute ad essa associati, nel primo studio di questo genere su scala intercontinentale.
Sono stati analizzati campioni di polvere raccolta con l’aspirapolvere in case situate in 35 paesi diversi, testata quindi su contaminanti potenzialmente pericolosi come i metalli. In tutti i paesi, ad alto o basso reddito che siano, l’esposizione a contaminanti tossici attraverso la polvere è un rischio comune, che può condurre a effetti neurocognitivi preoccupanti nelle persone in tutte le fasce d’età.
I fattori ambientali di un luogo possono incidere significativamente sulle polveri domestiche. In alcuni campioni è stata rilevata una preoccupante quantità di arsenico – come in Nuova Zelanda – che può aumentare il rischio di cancro e malattie respiratorie e interferire con il sistema immunitario. Talvolta anche il piombo si è rivelato presente in misura preoccupante, con rischi per lo sviluppo cerebrale e la crescita nei bambini.
Questi valori sono risultati piuttosto elevati, ad esempio, in Australia: 1 casa su 6 superava i valori accettabili secondo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti. Le concentrazioni di piombo possono derivare dalle attività di estrazione e fusione, penetrare dal suolo esterno o derivare da materiali da costruzione degradati, specialmente nelle abitazioni più vecchie. Talvolta sono residui della vecchia benzina al piombo o vernice utilizzata nelle case.
Le case con accesso al giardino, in particolare, hanno concentrazioni più elevate di piombo e arsenico. Le case più vecchie hanno rivelato concentrazioni più alte di tutti i metalli eccetto il cromo (valore che invece è risultato elevato negli Stati Uniti), con maggiori probabilità di penetrazione di inquinanti industriali e del traffico, trattamenti antiparassitari e altri prodotti chimici.
Considerando che trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi, come ridurre l’esposizione ai contaminanti della polvere?
La pulizia frequente di superfici e pavimenti può certamente ridurre l’esposizione a certe sostanze e anche alle microplastiche. Nelle abitazioni più vecchie, è utile mantenere la vernice in buone condizioni, e in generale quando si rivernicia casa bisogna seguire le norme di sicurezza ambientali o affidarsi a professionisti. Anche la scelta di non fumare dentro casa ridurrà l’esposizione al cromo e al manganese, mentre coprire il terreno esposto in giardino con pacciame o erba ridurrà la penetrazione di altri inquinanti.
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