Un razzo di SpaceX sta per colpire la Luna dopo 7 anni nello spazio

Il 4 marzo dovrebbe impattare sulla superficie lunare formando un nuovo cratere.

L’11 febbraio 2015 un Falcon 9 decollava dal Launch Complex 40, presso la Cape Canaveral Air Force Station, in Florida. Il razzo inaugurava la prima missione nello spazio profondo di SpaceX, trasportando il satellite Deep Space Climate Observatory della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Ora, dopo 7 anni, gli scienziati fanno sapere che il razzo sta per colpire la Luna.

Una volta completata la missione portando il satellite all’orbita di trasferimento, il razzo della compagnia ha essenzialmente esaurito il carburante, così anziché ricadere verso l’atmosfera terrestre è rimasto bloccato in un limbo gravitazionale tra il nostro pianeta e la Luna, privo dell’energia necessaria per sfuggirvi. Dal febbraio 2015, il razzo è stato in balia di un’orbita piuttosto caotica.

Lo scienziato Bill Gray, creatore del Project Pluto, ampiamente utilizzato per tracciare gli oggetti cosmici vicini alla Terra, insieme ad un team di astronomi ha recentemente scoperto che il Falcon 9 è in rotta verso la Luna. Le osservazioni suggeriscono che l’impatto potrebbe avvenire sul lato non visibile del nostro satellite, vicino all’equatore, probabilmente il 4 marzo.

Le previsioni non sono però certe, in quanto l’oggetto in caduta è suscettibile agli effetti e la spinta della luce solare, che modifica la sua orbita. “Questi effetti imprevedibili sono molto piccoli”, precisa Gray, “ma si accumuleranno da qui al 4 marzo e sono necessarie ulteriori osservazioni per perfezionare l’ora e il luogo precisi dell’impatto”.

Il razzo, che pesa circa 4 tonnellate, colpirà la Luna ad una velocità di circa 1,5 km al secondo. Ciò causerà probabilmente la formazione di un cratere di discrete dimensioni. Guardando il lato positivo, l’incidente avrà anche un vantaggio: determinando la posizione e il momento esatto dell’impatto, gli scienziati avranno la rara opportunità di osservare come si formano i crateri lunari, raccogliendo nuove informazioni sulla geologia della Luna.