Il greggio sta contaminando le risorse idriche e minaccia le comunità indigene che ne dipendono.
L’operatore privato dell’oleodotto di Crudos Pesados (OCP) dell’Ecuador ha sospeso il pompaggio di petrolio dopo che il 29 gennaio si è verificata un’esplosione lungo il condotto. La rottura è avvenuta nella zona di Piedra Fina, un’area dell’Amazzonia ecuadoriana, dove si è verificata una consistente fuoriuscita di greggio. Il governo ha sospeso l’attività di produzione ed esportazione del paese in seguito all’incidente.
L’OCP Ecuador ha dichiarato di aver attivato subito le operazioni di bonifica e di aver interrotto l’estrazione in via preventiva, provvedendo alla riparazione del condotto e al contenimento del greggio sversato per escludere la contaminazione delle risorse idriche.
L’oleodotto ha subito un’erosione progressiva e costante negli ultimi anni, minacciando le fonti d’acqua e la più grande centrale idroelettrica ecuadoriana. Un’esplosione era già avvenuta 2020, provocando una fuoriuscita di petrolio nel fiume Coca e colpendo numerose comunità amazzoniche.
L’OCP ha dichiarato che stavolta l’esplosione si è verificata in un’area che non è direttamente esposta ai fiumi, ma nel frattempo è arrivato l’allarme dall’organizzazione CONFENIAE riguardo gli impatti per le comunità indigene, affermando che la comunità Kichwa di Panduyaku, nella provincia di Sucumbíos, è già stata colpita e pubblicando un video che mostra la contaminazione del fiume.
Nemo Guiquita, un leader della tribù Waorani, ha dichiarato che il fiume Coca è stato colpito e la situazione è critica perché più di 60.000 persone dipendono da esso. “Mi fa male vedere il poco che resta della nostra foresta pluviale all’interno di quest’area protetta”, ha detto a NBC News. “Dovremmo lottare per proteggere la nostra foresta pluviale in Ecuador, invece stanno concedendo più concessioni petrolifere”.
Le fuoriuscite di petrolio sono diventate frequenti nella foresta amazzonica ecuadoriana, risultando devastanti per la biodiversità e le comunità indigene che ne traggono sostentamento. Negli ultimi 50 anni, le compagnie petrolifere hanno estratto enormi quantità di greggio dall’Amazzonia, già fortemente danneggiata dalla deforestazione a scopi industriali.
L’OCP pompa circa 450.000 barili di greggio al giorno. Il petrolio viene esportato in tutto il mondo, con il 66% che finisce negli Stati Uniti, soprattutto in California. Secondo l’organizzazione ambientale Amazon Watch, in Ecuador si registra una media di due fuoriuscite di petrolio a settimana.
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