La NASA vuole distruggere l’ISS nel 2030. Dove finiranno i detriti?

Potrebbero andare in un museo, ma l’agenzia non ha intenzione di conservare i resti della Stazione Spaziale Internazionale.

Dal rapporto dello scorso gennaio sulla transizione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sappiamo che la NASA ha pianificato di chiuderla facendo cadere i pezzi in una parte remota dell’Oceano Pacifico nota come “Point Nemo”, il punto più lontano da tutte le terre emerse del pianeta nonché più grande cimitero spaziale terrestre.

Neanche una parola, tuttavia, fa riferimento alla possibilità di conservare i manufatti di importanza culturale e storica mondiale della Stazione in un museo, secondo un articolo pubblicato su collectSPACE. Nonostante le numerose richieste, per ora la NASA non si pronuncia su questa possibilità, lasciando intendere che non è una sua priorità.

“Non c’è stata alcuna discussione nel programma della Stazione Spaziale Internazionale per restituire gli articoli esclusivamente per la visualizzazione”, ha dichiarato la NASA. “Nessuna massa è stata messa da parte in questo momento sui prossimi voli cargo poiché rimaniamo concentrati sulla massimizzazione dell’uso della ISS. Qualsiasi decisione di restituire gli artefatti dalla stazione spaziale avverrebbe in un secondo momento in base allo spazio di carico disponibile”.

Cercare di esporre qualunque parte della ISS in un museo sarebbe estremamente costoso e difficile, fa sapere l’agenzia, e nemmeno le operazioni spaziali commerciali sembrano avere in mente questo tipo di conservazione. “Attualmente non ci sono proposte da parte di fornitori commerciali per riutilizzare le principali parti strutturali della Stazione Spaziale Internazionale”, si legge in una recente dichiarazione della NASA sul suo sito web.

Si potrebbe pensare che qualche pezzo importante dell’ISS finisca nelle mani di qualche magnate della finanza come Elon Musk o Jeff Bezos, ma pare che non ci sia stata alcuna dichiarazione in merito. I resti dell’ISS finiranno negli abissi di Point Nemo, uno dei poli dell’inaccessibilità della Terra, da cui anche per le civiltà future potrebbe essere difficile recuperarli per estrapolare informazioni sul passato degli umani nello spazio.