Dal 1970 al 2014 il volume di acqua dolce che si è spostato verso i poli è di 46-77mila chilometri cubi.
Il moto continuo dell’acqua dagli oceani all’atmosfera e viceversa ci da la sensazione che questo bene vitale sia sempre disponibile, con la certezza che l’acqua fresca non mancherà mai se apriamo il rubinetto. Ma è davvero così?
In realtà, la disponibilità di acqua non è garantita per sempre e anche il ciclo dell’acqua terrestre sta subendo delle trasformazioni a causa del cambiamento climatico. Il modo in cui l’acqua si deposita sul suolo sta cambiando, tendenzialmente aggravando le condizioni di siccità in zone già asciutte e incrementando le precipitazioni in aree più umide.
Un nuovo studio pubblicato su Nature mostra che la velocità con cui si sta verificando questa trasformazione sta aumentando più di quanto si pensasse in precedenza, fornendo l’ennesima prova della necessità di mitigare al più presto le nostre emissioni di gas serra.
Con il riscaldamento globale il nuovo modello del ciclo dell’acqua ha iniziato a rafforzarsi, con la conseguenza che una crescente quantità di acqua dolce sta lasciando le zone aride del pianeta per finire nelle regioni umide. E così stiamo registrando siccità più intense e più frequenti nelle aree asciutte, tempeste e inondazioni più estreme in quelle relativamente umide.
I ricercatori dell’Università del Nuove Galles del Sud di Sydney (UNSW) hanno stimato che la quantità di acqua dolce che si è spostata verso i poli della Terra è di 46-77mila chilometri cubi dal 1970 al 2014, ad una velocità che risulta raddoppiata rispetto alle previsioni, passando dal 2-4% al 7,4%.
Il problema del ciclo dell’acqua è stato citato nello storico rapporto 2021 dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ed è un fenomeno già visibile in diverse parti del mondo. Basti pensare alla siccità estrema che sta affliggendo l’occidente americano o alle inondazioni senza precedenti registrate in Germania, per citare solo alcuni eventi.
Nei prossimi decenni, questa trasformazione del ciclo dell’acqua potrebbe rendere difficile per le persone ottenere forniture affidabili di acqua dolce in vaste aree del pianeta. La chiara relazione tra le emissioni di gas serra e il riscaldamento globale, che a sua volta influenza il ciclo dell’acqua, mostra la necessità di raggiungere al più presto le emissioni nette zero per ridurre i danni del cambiamento climatico.
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