Nuovo record negativo per il ghiaccio marino antartico, superato anche il valore minimo del 2017.
Non è una novità che negli ultimi anni si sia verificata un’enorme perdita di ghiaccio marino in Antartide, come in Groenlandia. Ma una nuova analisi suggerisce che la situazione potrebbe essere molto più grave di quanto pensassimo, con il ghiaccio marino antartico che raggiunge ufficialmente un nuovo minimo storico.
L’ultima analisi del National Snow and Ice Data Center evidenzia che la copertura di ghiaccio nella regione ha raggiunto 1,98 milioni di km2, superando – e non di poco – persino il record di 2,1 milioni di km2 registrato nel 2017. Si tratta di valori “davvero senza precedenti”, ha detto la ricercatrice dell’Università della California Marilyn Raphael al New York Times.
Gli scienziati precisano che non è del tutto chiaro se il drammatico scioglimento del ghiaccio in Antartide sia dovuto al riscaldamento globale, cosa che invece risulta inconfutabile per il ghiaccio marino artico. Qui al polo sud la questione appare più complessa e i nuovi valori preoccupanti potrebbero essere il risultato di più fattori.
Secondo lo scienziato del clima Edward Blanchard-Wrigglesworth dell’Università di Washington, “è davvero difficile collegare i due fenomeni, specialmente in termini di singoli eventi come questo”. Non sono necessariamente le acque relativamente calde che circondano il ghiaccio marino antartico a causarne uno scioglimento da record.
Esistono tuttavia alcuni indicatori che suggeriscono si tratti di una combinazione di modelli atmosferici atipici che aumentano le temperature superficiali del mare e venti più forti della media che hanno spinto il ghiaccio verso le acque settentrionali più calde.
Ciò che rende più insolita la riduzione drastica del ghiaccio è la velocità con cui si è verificata, sottolinea Raphael al New York Times. Generalmente, quando il ghiaccio marino in Antartide si scioglie, tende ad una sorta di rimbalzo e quindi a restare a livelli medi o addirittura sopra la media per un certo periodo di tempo. Ma il calo osservato di recente è avvenuto in modo estremamente veloce rispetto alle previsioni.
I ricercatori continueranno a monitorare e studiare il fenomeno per comprenderne meglio le cause. Resta il fatto che, indipendentemente dai fattori che lo favoriscono, il rapido scioglimento del ghiaccio marino in Antartide non è una buona notizia e non sarebbe una sorpresa sapere che si tratta di una conseguenza del danno delle attività umane sulla Terra.
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