Una società spagnola pianifica di aprire il primo grande allevamento di cefalopodi nel 2023.
La domanda di cefalopodi nel mercato alimentare globale sta crescendo sempre più, incoraggiando l’idea di introdurre questi animali nei sistemi di allevamento come tanti altri molluschi e pesci. La prima società che si avvicina a raggiungere questo intento è la Nueva Pescanova, che pianifica di aprire il primo allevamento al mondo di polpi nel 2023.
Secondo la società di acquacoltura spagnola, il programma alleggerirà la pressione sulla pesca intensiva e fornirà numerosi posti di lavoro. Ma le preoccupazioni riguardo a questo progetto sono sempre più vive tra ambientalisti e zoologi, che avvertono delle numerose ragioni etiche, ambientali, ma anche economiche, per non allevare i polpi.
Da una prima riflessione sembrerebbe saggio allevare i cefalopodi, dal momento che molte specie comuni nel mercato alimentare potrebbero riprodursi in modo prolifico, aumentare rapidamente la massa corporea ed essere pronte al consumo in un anno o due. Tuttavia, le complesse caratteristiche comportamentali di questi molluschi si rivelano particolarmente inadatte alla cattività rispetto ad altre specie acquatiche.
I polpi tendono generalmente a diventare aggressivi in condizioni di contenimento, spesso ferendo gli altri esemplari e sé stessi. Sono anche animali particolarmente intelligenti, noti per la capacità di liberarsi e fuggire alla minima opportunità. Proprio le elevate capacità cognitive costituiscono la questione più delicata a livello etico, poiché le ricerche nel corso degli anni ci mostrano i polpi come esseri spiccatamente sensibili, pertanto particolarmente discordanti con la vita d’allevamento.
Il direttore della Nueva Pescanova, David Chavarrias, afferma che stanno già trovando soluzioni ai problemi che rendono difficile l’allevamento dei polpi. “Non abbiamo trovato comportamenti cannibalistici in nessuna delle nostre colture”, ha detto a Reuters.
In Galizia, sede del centro di ricerca della Nueva Pescanova, il polpo è il re dei piatti di mare, i cui maggiori consumatori nel mondo sono in gran parte paesi benestanti. La società prevede di produrre circa 3.000 tonnellate di carne di polpo a prezzi accessibili entro il 2026, con un investimento iniziale di 65 milioni di euro. L’allevamento di polpi redditizio potrebbe diventare quindi realtà, ma non sappiamo ancora quanto sarà realmente sostenibile in termini ambientali ed etici.
Località | T°C |
---|---|
Livorno | 9° |
Siena | 9° |
Rimini | 9° |
Ascoli Piceno | 9° |
Savona | 9° |
Bolzano | 9° |
Fermo | 8° |
Enna | 8° |
Nuoro | 8° |
Trento | 8° |
Località | T°C |
---|---|
La Spezia | 10° |
Lucca | 10° |
Pisa | 10° |
Rieti | 10° |
Ancona | 10° |
Catanzaro | 11° |
Avellino | 11° |
Vibo Valentia | 11° |
Imperia | 11° |
Matera | 12° |