Dopo il bizzarro video del presunto abbandono dell’astronauta americano nello spazio, crescono i timori sul futuro del programma ISS.
Non è ancora ben chiaro quali siano le intenzioni dell’agenzia spaziale russa e se la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sia effettivamente in pericolo a causa del conflitto scoppiato in Ucraina. I timori sono cresciuti da quando, circa una settimana fa, l’agenzia di stampa nazionale russa RIA Novosti ha pubblicato su Twitter un video prodotto dalla Roscosmos, che mostra la separazione dei moduli russi dall’ISS dopo che i cosmonauti dicono addio a Mark Vande Hei, l’astronauta americano a bordo del segmento russo.
Il bizzarro video ha suscitato molte preoccupazioni riguardo l’incolumità di Vande Hei, e in generale per il futuro dell’ISS. Secondo NASA Watch, che ha commentato il fatto il 5 marzo, si è trattato di un chiaro messaggio intimidatorio da parte del capo della Roscosmos, Dmitry Rogozin, che alcune settimane fa avrebbe già minacciato il programma ISS affermando che nell’ipotesi della sua distruzione i detriti sarebbero caduti proprio sull’area degli Stati Uniti.
A peggiorare la situazione i recenti commenti infuocati di Rogozin in merito all’inasprimento delle sanzioni da parte dei governi internazionali nei confronti della Russia, gettando nell’ombra il futuro della partnership. Dopo alcuni avvenimenti dei mesi scorsi, come l’incidente provocato da un test russo che ha fatto roteare l’ISS per ben due volte, i timori sono sempre più diffusi, rendendo plausibile per alcune fonti media che la Roscosmos possa fare qualcosa di irresponsabile, come abbandonare Vande Hei nello spazio o interferire di proposito con il programma.
La NASA, nel frattempo, ha fatto sapere che la partnership sta continuando come al solito, nonostante i conflitti. Lo stesso Rogozin ha recentemente affermato che Vande Hei tornerà a casa secondo i piani, definendo “isteriche” le ipotesi che affermano il contrario. L’amministratore associato della NASA per le operazioni spaziali Kathy Lueders ha detto che “i funzionari si stanno preparando per il ritorno di Mark e tutte le normali operazioni sono in atto”.
Cosa significherebbe la divisione dell’ ISS?
I due moduli della stazione spaziale, russo e americano, sono profondamente correlati: il primo fornisce propulsione per l’intero complesso, mentre il secondo si occupa di generare elettricità, per citare un aspetto principale. L’eventuale divisione dei due segmenti sarebbe una sfida piuttosto complessa, se non improbabile.
In generale, il deterioramento delle relazioni in altri progetti spaziali che coinvolgevano la Russia ha reso sempre più controversi – almeno apparentemente – i rapporti tra le due agenzie. Il 24 febbraio, in merito alle sanzioni statunitensi contro la Russia, Rogozin ha scritto, tra diversi tweet:
“Se blocchi la cooperazione con noi, chi salverà la ISS da una deorbita non guidata che avrebbe un impatto sul territorio degli Stati Uniti o dell’Europa? C’è anche la possibilità di far cadere una struttura da 500 tonnellate in India o in Cina. Vuoi minacciarli con una prospettiva del genere? La ISS non sorvola la Russia, quindi tutti i rischi sono tuoi”, aggiunge poi, invitando i governi a pianificare bene a chi imporre le sanzioni.
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