Sono attese tempeste solari di intensità moderata, in concomitanza con la fase particolarmente attiva del Sole.
Dalla metà di gennaio il Sole continua con la sua attività turbolenta ricca di bagliori ed espulsioni di massa coronale, a ritmo quasi giornaliero. Ciò che possiamo aspettarci da questa intensa attività solare è che alcune eruzioni arrivino a colpire il nostro pianeta, un fenomeno che in questa fase è considerato inevitabile.
Diverse tempeste solari tra lievi e moderate sono attese nei prossimi giorni, secondo quanto annunciato dallo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e dal British Met Office, ma non c’è da preoccuparsi. In effetti, alcune tempeste geomagnetiche moderate hanno già colpito la Terra negli ultimi due giorni, classificate come G1 e G2 nella scala di cinque livelli delle tempeste solari.
Gli effetti di questi eventi sul nostro pianeta possono includere interferenze con i segnali radio sulle alte latitudini, necessità di correzioni nei satelliti, fluttuazioni nella rete elettrica, ma anche interruzioni nell’attività migratoria degli animali. Potremmo inoltre osservare un aumento sia dell’aurora boreale che dell’aurora polare. Nel peggiore dei casi, i satelliti potrebbero essere messi fuori uso, ma al momento non sono attesi eventi preoccupanti.
Le tempeste solari sono condizioni meteorologiche spaziali normali, che si verificano quando il Sole è nella fase più attiva. Come conseguenza, le espulsioni di massa coronale e i venti solari causano interruzioni del campo magnetico terrestre e dell’alta atmosfera. Attualmente, si stanno verificando entrambi i fenomeni.
Talvolta le espulsioni di massa coronale possono puntare verso la Terra, scontrandosi con il campo magnetico terrestre e dando quindi origine alle tempeste geomagnetiche. L’aurora, che si potrà osservare più facilmente in questi giorni, non è altro che l’effetto delle particelle cariche del Sole che vengono incanalate lungo le linee del campo magnetico terrestre fino ai poli, dove ionizzano le molecole dell’atmosfera superiore dando origine ai brillamenti.
Attualmente, il Sole è in una fase particolarmente attiva, che si avvia verso il picco che conosciamo come massimo solare. Il ciclo dell’attività della nostra stella termina ogni 11 anni circa, con l’inversione dei poli magnetici e il passaggio al minimo solare, quando il campo magnetico del Sole è più debole. Secondo le osservazioni, il minimo solare più recente si è verificato nel 2019, mentre il prossimo picco è atteso per luglio 2025. Prevedere quanto sarà attivo può essere molto complesso, ma alcuni studi suggeriscono che potremmo entrare nel ciclo più potente mai registrato finora.
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