Secondo gli esperti è solo una questione di tempo prima che una grande tempesta geomagnetica colpisca la Terra.
Le tempeste solari si verificano quando la superficie del sole espelle grandi quantità di plasma sotto forma di bolle di protoni e particelle elettriche cariche, in quella che chiamiamo espulsione di massa coronale. Talvolta queste particelle possono raggiungere la Terra interagendo con il suo campo magnetico, provocandone la distorsione e l’indebolimento, che a sua volta può dare origini a fenomeni naturali spettacolari come le aurore, ma anche causare danni e interruzioni ai sistemi GPS e la rete elettrica terrestre.
L’Evento di Carrington del 1859 rappresenta il più grande resoconto registrato di una tempesta geomagnetica, che causò numerosi effetti sulla vita terrestre. I sistemi telegrafici di tutto il mondo subirono forti danni, molti operatori riferirono di aver ricevuto scosse elettriche, di aver visto carta telegrafica prendere fuoco o di aver utilizzato apparecchiature elettriche scollegate. L’aurora boreale, normalmente visibile a latitudini molto elevate, si estese la sera di quel 1 settembre fino all’equatore.
Secondo le analisi di alcuni campioni prelevati da carote di ghiaccio antartiche, una tempesta ancora più potente dell’Evento di Carrington si verificò nel 774 d.C, l’Evento di Miyake. In quell’occasione, il brillamento solare causò il più grande e veloce aumento mai registrato di carbonio-14, un isotopo radioattivo del carbonio. In media, secondo gli studi, eventi simili si verificano una volta ogni 500 anni.
Oggi, una tempesta geomagnetica della stessa intensità dell’Evento di Carrington, che nella scala di misurazione della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) si colloca al livello più grave, risulterebbe catastrofica, minacciando l’enorme complesso di sistemi elettrici e tecnologici da cui siamo sempre più dipendenti. Una minima interruzione potrebbe portare a migliaia di miliardi di dollari di perdite economiche, nonché rischi per le vite umane.
Le correnti indotte dalle tempeste geomagnetiche possono confluire nei componenti elettrici di ogni genere, arrivando a superare i 100 ampere, l’equivalente del servizio elettrico fornito a molte famiglie. Oltre a interruzioni di corrente su larga scala, una massiccia tempesta solare potrebbe annientare le comunicazioni a livello mondiale, inclusi i sistemi ad alta frequenza come onde radio terra-aria e nave-terra.
Anche i satelliti in orbita sarebbero danneggiati, con effetti immediati sulla rete telefonica satellitare, internet, radio, televisione e GPS. Di conseguenza, sarebbero influenzati gran parte dei trasporti, delle comunicazioni, fino ai sistemi di rilevamento militari. L’aumento dell’attività solare potrebbe inoltre favorire l’espansione dell’atmosfera terrestre verso l’esterno, cambiando densità e quindi l’orbita dei satelliti, che in mancanza di correzioni potrebbero ricadere sulla Terra.
Per quanto riguarda Internet, una tempesta geomagnetica delle dimensioni dell’Evento di Carrington potrebbe mettere fuori uso l’intera spina dorsale della rete situata sottoterra, con possibili enormi perdite in termini di dati scientifici, archivi di dati di ogni genere e strumenti di intelligenza artificiale.
Secondo gli esperti, è solo questione di tempo prima che un’altra grande tempesta geomagnetica colpisca la Terra. Gli effetti sarebbero ovviamente drammatici per l’intero pianeta, con interruzioni che potrebbero durare anche mesi. Anche con gli avvisi meteorologici spaziali dallo Space Weather Prediction Center della NOAA, il mondo potrebbe fare ben poco, poiché avrebbe solo pochi minuti o qualche ora di preavviso.
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