Una tempesta solare ha appena colpito la Terra

L’aurora boreale potrebbe fino all’altezza di New York a causa dell’intensa attività geomagnetica.

Una bolla di plasma ha colpito la Terra dopo che una macchia solare è collassata in un’esplosione lunedì 11 aprile. L’evento potrebbe spingere l’aurora boreale fino all’altezza di New York a causa dell’intensa attività geomagnetica, che perdurerà fino a domani 15 aprile, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

L’esplosione della macchia solare morta, chiamata AR2987, ha innescato un’espulsione di massa coronale (CME) in direzione del nostro pianeta, rilasciando grandi quantità di energia sotto forma di radiazioni e favorendo la formazione di intense aurore nell’alta atmosfera terrestre.

La NOAA ha fatto sapere in questi giorni dell’attesa di tempeste geomagnetiche di scala G2 nella giornata del 14 aprile e di tipo G1 per venerdì 15 aprile – la NOAA classifica le tempeste geomagnetiche in una scala da G1 a G5, dove quest’ultima è la più potente.

Le macchie solari sono regioni scure che si formano sulla superficie del Sole a causa dell’intenso flusso magnetico interno. Si tratta di formazioni temporanee che possono durare ore o anche mesi. La “morte” della macchie solari è una conseguenza della convezione solare, che le rompe creando instabilità nei campi magnetici della regione.

Talvolta, le macchie solari possono riprendere un forte magnetismo dopo un periodo di indebolimento che dura giorni o settimane nella stessa regione, spiega Philip Judge, fisico solare dell’Osservatorio d’alta quota presso il National Center for Atmospheric Research (NCAR), “come se fosse stata creata una debolezza nella zona di convezione, o come se ci fosse una regione instabile sotto la superficie che è particolarmente efficace nel generare campi magnetici”.

Non sappiamo quale sia il futuro decisivo di AR2987, ma sappiamo che l’11 aprile la macchia solare ha emesso un brillamento di classe C, a causa del cedimento del plasma e dei campi magnetici sopra di essa, che hanno accelerato verso l’esterno.

I brillamenti di classe C sono abbastanza comuni e raramente innescano impatti significativi sulla Terra. Come in questo caso, possono eccezionalmente causare CME, che tendono a rimanere su una scala debole o moderata. Gli effetti possono tradursi in queste ore in deboli fluttuazioni della rete elettrica e impatti minori sulle operazioni dei satelliti. L’aurora boreale potrebbe essere visibile a latitudini più basse del solito, fino a New York.

Articolo di Erika del 14 Aprile 2022 alle ore 18:08

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