L’estate 2021 è stata la più calda di sempre in Europa

Le concentrazioni globali di CO2 sono aumentate di 2,3 ppm, mentre quelle di metano di 16,5 ppm.

Il 2021 è stato un anno di estremi, tra le ondate di caldo nel Mediterraneo, inondazioni e siccità nell’Europa occidentale e un’estate da caldo record. Secondo un recente rapporto del Copernicus Climate Change Service (C3S) pubblicato in occasione dell’Earth Day 2022, l’anno scorso l’Europa ha vissuto la sua estate più calda di sempre, superando di oltre 1 °C la media 1991-2020.

Le ondate di calore gravi e prolungate hanno contribuito agli incendi in Italia, Grecia e Turchia, mentre in vaste aree del Mar Baltico e del Mar Mediterraneo le temperature della superficie del mare sono aumentate notevolmente, raggiungendo i valori più elevati almeno dal 1993.

Sebbene la primavera europea 2021 sia stata più fresca della media, le temperature estive sono aumentate ben oltre i valori attesi, raggiungendo il record storico di 48,8 °C in Sicilia e provocando incendi devastanti in diversi paesi europei per un totale di 800.000 ettari di terreno andati in fumo tra luglio e agosto soltanto nella regione del Mediterraneo.

A livello europeo, ma anche globale, gli estremi di temperatura sono legati  all’aumento della concentrazione di gas serra in atmosfera, secondo gli esperti del C3S. L’anidride carbonica è stato il principale motore dell’aumento globale della temperatura media di 1,1 e 1,2 °C dall’era preindustriale, e nel 2021 è stato osservato un grande aumento di CO2 in atmosfera.

Le concentrazioni globali di CO2 sono aumentate di 2,3 parti per milione (ppm), secondo il rapporto, mentre quelle di metano di 16,5 ppm. Un aumento costante per entrambi i gas serra e senza alcun segno di riduzione da 10 anni, evidenziano gli scienziati del Copernicus Atmosphere Monitoring Service. Tuttavia, l’aumento del metano è stato maggiore del solito sia nel 2020 che nel 2021, fenomeno che potrebbe indicare un possibile cambiamento della capacità ossidante dell’atmosfera.

Senza misure urgenti a livello globale per ridurre le emissioni, all’estate 2021 potrebbero seguirne altre ancora più calde ed estreme, minacciando in modo significativo la vita sulla Terra come la conosciamo oggi.