E’ assodato il rinforzo dell’anticiclone nel corso di questa settimana e già in questo ore è in espansione dalle latitudini mediterranee verso l’Europa centrale. L’alta pressione ingloberà anche l’Italia, dove il tempo tenderà a stabilizzarsi sempre di più giorno dopo giorno, ma inizialmente dovremo aspettarci ancora una breve fase instabile e piovosa, quanto meno sulle regioni settentrionali. Proprio nella giornata di martedì 26 aprile, infatti, una saccatura depressionaria presente sull’Europa centrale, nel suo movimento da ovest ad est, coinvolgerà le nostre regioni settentrionali con formazione di rovesci sulle zone alpine che si porteranno rapidamente verso la Val Padana. Saranno soprattutto i settori pianeggianti lombardo-veneti a vedere i fenomeni più frequenti, anche temporaleschi, più sporadici invece al Nord-ovest e a sud del Po. Non verranno coinvolte dal passaggio instabile le regioni centro-meridionali, ormai sotto la protezione dell’anticiclone in fase di espansione verso nord, con clima mite soprattutto al Sud dove si potranno raggiungere punte di 25°C, anche se una lieve variabilità diurna interesserà l’Appennino centrale.
Da mercoledì 27 invece spazio all’anticiclone, con tempo che si stabilizzerà anche sulle regioni settentrionali, salvo residui addensamenti in avvio di giornata sulle zone di pianura, e temperature in aumento un po’ dappertutto, su gradevoli valori primaverili. Visto il periodo sarà comunque da preventivare una certa variabilità diurna sulle zone di montagna, anche associata a qualche locale breve piovasco, ma dovrebbe trattarsi di fenomeni sporadici ed isolati, in un contesto di prevalente stabilità atmosferica che si protrarrà fino a ridosso del weekend del primo maggio. Da segnalare inoltre una certa nuvolosità alta e stratificata da giovedì potrà offuscare i cieli delle isole maggiori, legata ad una blanda saccatura depressionaria sul Mediterraneo occidentale.
Nel corso del weekend del primo maggio potremmo aspettarci un graduale smantellamento dell’anticiclone dalle nostre latitudini, rimpiazzato da un’area depressionaria generatasi dall’incontro tra le correnti in discesa dal nord Europa e la saccatura mediterranea. E’ ancora presto per indicare con esattezza il movimento di tali flussi e le precise conseguenze che si avrebbero sullo Stivale. Ma ad oggi l’ipotesi più probabile consisterebbe in un aumento dell’instabilità dapprima sulle regioni settentrionali ed in particolare sulle zone alpine, poi anche sul resto del Nord e tratti del Centro Italia. Contemporaneamente alcuni disturbi si potrebbero avere anche sulle estreme regioni meridionali, alle prese con la saccatura mediterranea, e tra la fine della settimana e l’inizio di quella successiva anche sul resto d’Italia soprattutto domenica 1 maggio, se le due figure bariche riusciranno a fondersi in un’unica area di bassa pressione sul Mediterraneo centrale. Non si tratta quindi di una previsione definitiva, seguite quindi i prossimi aggiornamenti.
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