Stiamo finendo la sabbia, la seconda risorsa più utilizzata dopo l’acqua

L’UNEP avverte che la domanda globale raggiunge i 50 miliardi di tonnellate l’anno a causa della crescita demografica.

Il mondo sta per affrontare una “crisi della sabbia”, mentre la domanda globale della seconda risorsa più utilizzata sul pianeta dopo l’acqua aumenta progressivamente insieme alla crescita demografica e all’urbanizzazione. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) lancia l’allarme, chiedendo una regolamentazione urgente per l’estrazione di questa risorsa essenziale, che rischia di esaurirsi.

La sabbia è largamente utilizzata in tutto il mondo, soprattutto per la realizzazione di vetro, cemento e materiali da costruzione. Il suo utilizzo è triplicato in appena due decenni fino a raggiungere una domanda globale di 50 miliardi di tonnellate all’anno, pari a circa 17 kg di sabbia a persona ogni giorno. I costi di questo sfruttamento sono enormi e per gran parte ignorati.

Fiumi, coste e persino piccole isole risentono degli effetti della continua estrazione di sabbia, che non rispetta i processi geologici e avanza con estrema velocità. Il ripristino della sabbia consumata richiede infatti centinaia di migliaia di anni, riferisce l’UNEP. Tuttavia, ad oggi le attività di estrazione non sono ancora regolamentate.

Secondo Pascal Peduzzi dell’UNEP, che ha coordinato il lavoro di 22 autori, ha affermato che alcuni degli effetti dell’eccessivo sfruttamento di sabbia sono già visibili. Nel fiume Mekong, ad esempio, i più lungo del sud-est asiatico, l’estrazione sta provocando l’affondamento del delta, portando alla salinizzazione delle terre precedentemente fertili. Nello Sri Lanka, la rimozione della sabbia ha invertito il flusso dell’acqua in un fiume, causando squilibri nella fauna marina locale.

L’urbanizzazione ha un peso consistente sulle risorse di sabbia, specialmente nelle regioni in via di sviluppo, come l’Africa, dove la sabbia viene rimossa per fare spazio alle città in crescita. Ciò può rendere le coste vulnerabili alle tempeste, avverte il rapporto, e all’impatto del cambiamento climatico.

“Per raggiungere lo sviluppo sostenibile, dobbiamo cambiare drasticamente il modo in cui produciamo, costruiamo e consumiamo prodotti, infrastrutture e servizi”, ha affermato Peduzzi, poiché le risorse di sabbia non sono infinite. Si tratta di un materiale fondamentale per ogni paese, la cui estrazione richiede un adeguato monitoraggio e misure legislative urgenti, ma soprattutto, la sabbia consente l’esistenza di numerosissime specie di piante e animali e la sua sovra-estrazione alimenta la perdita di biodiversità.

Articolo di Erika del 29 Aprile 2022 alle ore 10:29

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