Potrebbe intensificarsi fino al 7%, incrementando ulteriormente le precipitazioni nelle aree umide e le siccità nelle aree asciutte.
Il riscaldamento globale sta provocando dei cambiamenti nel ciclo dell’acqua terrestre, secondo studi recenti. Nuovi dati satellitari suggeriscono infatti che le acque dolci stanno diventando più fresche e quelle salate stanno subendo un’ulteriore salinizzazione in modo sempre più rapido in tutto il mondo. Se questo schema persiste, aumenterà soprattutto la frequenza dei temporali, ma non solo.
Nel complesso, i risultati indicano che il ciclo globale dell’acqua sta subendo una forte accelerazione. L’aumento delle temperature globali porterebbe ad una maggiore evaporazione sulla superficie dell’oceano, secondo gli scienziati, aumentandone la salinità e aggiungendo umidità all’atmosfera. Come conseguenza, avremo maggiori precipitazioni in alcune parti del mondo insieme a siccità e carenze d’acqua in altre.
Il nuovo modello preoccupa gli esperti, poiché l’accelerazione del ciclo dell’acqua a causa del riscaldamento globale potrebbe avere un profondo impatto sulla società moderna, incrementando le siccità gravi e al contempo tempeste e inondazioni. Anche lo scioglimento dei ghiacci nell’Artico e nell’Antartide potrebbe subire un incremento a causa dell’aumento delle precipitazioni nelle regioni polari.
“Questa maggiore quantità di acqua che circola nell’atmosfera potrebbe anche spiegare l’aumento delle precipitazioni che viene rilevato in alcune aree polari, dove il fatto che piova invece di nevicare accelera lo scioglimento”, spiega Estrella Olmedo dell’Istituto di scienze marine di Barcellona.
Nell’analisi satellitare pubblicata su Scientific Reports, i ricercatori evidenziano la stretta correlazione tra atmosfera e oceano che interagiscono tra loro, con “importanti conseguenze per le aree continentali e polari”. Nelle aree in cui l’intensità dei venti è diminuita, l’acqua superficiale che si riscalda non scambia calore con l’acqua sottostante, ma aumenta la salinità della superficie e l’evaporazione, rilevabile con i dati satellitari, spiega Antonio Turiel dell’Institut de Ciències del Mar in Spagna.
I modelli climatici recenti prevedono che per ogni grado Celsius di riscaldamento il ciclo dell’acqua terrestre potrebbe intensificarsi fino al 7%. Di conseguenza, le aree umide potrebbero diventare del 7% più umide e le aree asciutte del 7% più aride. L’unico modo per garantire che eventi estremi come ondate di caldo, siccità, tempeste e inondazioni non subiscano un incremento ulteriore è limitare il riscaldamento globale, e secondo gli esperti, l’umanità può ancora fare molto.
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