L’indice AGGI ha raggiunto 1,49 nel 2021, mostrando il ruolo inconfutabile delle attività umane nel riscaldamento del pianeta.
Nel 2021 le concentrazioni di gas serra globali hanno intrappolato il 49% di calore in più in atmosfera rispetto a 30 anni fa, secondo il nuovo rapporto pubblicato dagli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). L’analisi si basa sull’indice annuale di gas serra noto come AGGI (Annual Greenhouse Gases Index), che tiene traccia dell’aumento dell’influenza delle emissioni inquinanti di natura antropica sul riscaldamento del pianeta, e include CO2, metano, protossido di azoto, clorofluorocarburi e altre 16 sostanze chimiche.
“L’AGGI ci dice quanto velocemente l’umanità sta guidando il riscaldamento globale”, spiega Ariel Stein, direttore ad interim del Global Monitoring Laboratory (GML) della NOAA. Queste misurazioni mostrano una crescita costante dei principali gas serra responsabili del cambiamento climatico, evidenziando in modo inconfutabile il ruolo delle attività umane in questo processo globale.
Ogni anno, l’AGGI converte i complessi calcoli scientifici di quanto calore extra catturano i gas serra in atmosfera in un unico valore, che tiene traccia del tasso di cambiamento. Nel 2021, l’AGGI ha raggiunto un valore di 1,49, suggerendo che i gas serra emessi dall’uomo hanno intrappolato il 49% di calore i più rispetto al 1990. Poiché si basa su misurazioni estremamente accurate dei campioni d’aria raccolti in tutto il mondo, i risultati dell’indice contengono poca incertezza.
I campioni vengono raccolti in migliaia di siti in tutto il modo dalla rete di riferimento globale dei gas serra della NOAA. Le concentrazioni di questi gas e di altre sostanze chimiche sono determinate attraverso l’analisi dei campioni presso il Global Monitoring Laboratory della NOAA a Boulder, in Colorado (USA). Gli scienziati calcolano quindi la quantità di calore extra intrappolato nel sistema terrestre dai gas serra e il tasso di cambiamento nel tempo per comprendere il contributo dell’attività umana.
Il primo AGGI è stato rilasciato nel 2006, come valore di riferimento utile per i governi, le aziende e il pubblico a comprendere l’impatto cumulativo sul clima dei gas serra rilasciati dall’uomo nel tempo. Gli scienziati hanno assegnato il valore 0 all’anno 1750, l’inizio della rivoluzione industriale, e il valore 1 al 1990. In seguito, l’indice ha continuato a crescere.
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