La siccità estrema in Iraq fa emergere le rovine di 3.400 anni fa

Il sito archeologico di Zakhiku diventa sempre più esposto a causa della riduzione del bacino idrico di Mosul.

In condizioni di riscaldamento, le acque e i ghiacci possono ritirarsi fino a far emergere tracce di persone o antiche civiltà sepolte nel tempo. Negli ultimi mesi, l’Iraq è stato colpito da una durissima ondata di caldo e siccità, che ha portato il bacino idrico di Mosul ad un tasso di riduzione significativa, mentre le acque vengono estratte per intervenire sui raccolti danneggiati dal caldo estremo. Nel pieno di questa crisi sono emerse le rovine di un’antica città sommersa, il sito archeologico chiamato Kemune.

Si tratta di un palazzo e diverse grandi strutture che risalgono all’età del bronzo nella regione, circa 3.400 anni fa. Secondo gli esperti, le rovine potrebbero appartenere all’antica città di Zakhiku, che prosperò sulle rive del fiume Tigri tra il 1550 e il 1350 a.C., nell’Impero Mittani. Non è la prima volta che la città emerge dalle acque in ritirata: nel 2018 la diga si era ridotta abbastanza da offrire agli archeologi una breve finestra sulle rovine, prima che il livello delle acque si ripristinasse tornando a coprirle.

Nel dicembre 2021, la città ha ricominciato a riemergere. Un team di ricercatori dell’Organizzazione per l’archeologia del Kurdistan, dell’Università di Friburgo e dell’Università di Tubinga in Germania hanno così iniziato a mappare la misteriosa città a gennaio e febbraio di quest’anno. Oltre al palazzo scoperto nel 2018, gli scienziati hanno individuato una grande fortificazione di mura e torri, un complesso industriale e un enorme edificio di stoccaggio, tutti risalenti all’Impero Mittani.

Al suo culmine, l’Impero Mittani (1600-1260 a.C.) copriva gran parte dell’odierna Siria e dell’Iraq settentrionale, un’area enorme per quell’epoca. Tuttavia, oggi le conoscenze sull’Impero sono scarse e ridotte alle piccole città della periferia. Il sito di Zakhiku, che invece è si trova nell’area centrale dell’impero, potrebbe cambiare profondamente questa conoscenza, poiché sarà esposto più frequentemente con il livello delle acque che scende. Ma il prezzo per il popolo iracheno è alto, poiché l’aumento delle temperature globali sta portando a condizioni sempre più aride nella regione.

Articolo di Erika del 31 Maggio 2022 alle ore 16:24

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