Il Great Salt Lake, il più grande lago degli Stati Uniti Occidentali, sta attraversando il periodo più secco della sua storia: qualora il fondale dovesse scoprirsi ulteriormente, salirebbe il rischio di spargere polvere contaminata da arsenico nell’aria.
Il periodo di estrema siccità non sta colpendo solamente il nostro paese: negli ultimi mesi, infatti, anche gli Stati Uniti hanno registrato dati preoccupanti per quanto riguarda bacini e corsi d’acqua. Livelli record quelli raggiunti dal Great Salt Lake, il più grande lago del settore occidentale del paese, dove il livello delle acque ha raggiunto il minimo storico di 1277 metri.
Oltre a un sempre più possibile crollo dell’economia del lago, che ha un valore di circa 1,3 miliardi di dollari, si alza anche il rischio di contaminazione dell’aria: se il lago dovesse svuotarsi ulteriormente, infatti, l’arsenico presente nella sabbia verrebbe rilasciato, mettendo a rischio più di un milione di abitanti.