Serie di impulsi instabili interesseranno l’Italia a partire da Giovedì

Stiamo ormai entrando nel vivo del peggioramento annunciato da giorni e trovandoci ormai sotto la soglia dei 5 giorni possiamo iniziare a fornire qualche dettaglio aggiuntivo.  Al momento sull’Atlantico si stagliano due principali figure bariche: da una parte il ciclone extra-tropicale che sta portando neve intensa sulla costa orientale degli Stati Uniti, e dall’altra l’Anticiclone delle Azzorre nella sua posizione più “classica”.

Mappa sinottica dell'Atlantico

Mappa sinottica dell’Atlantico

Tuttavia questo scenario tenderà a cambiare velocemente nel giro di pochi giorni, a causa dell’intrusione di un’onda di alta pressione sul lato Pacifico del nostro emisfero. Questo porterà la bassa pressione Groenlandese, appena formata e visibile nella mappa precedente, ad intensificarsi e a scendere verso Sud, trascinando con se gran parte dell’aria fredda proveniente dal Canada e dalla stessa Groenlandia.

Situazione emisferica per il 27 gennaio - altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo

Situazione emisferica per il 27 gennaio – altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo

Come in un abile gioco di scacchi, le pedine della circolazione atmosferica andranno ad incastrarsi in modo da bilanciare il disturbo Pacifico, portando ad una configurazione che vedrà una divisione in 3 lobi principali del vortice polare, una figura ben identificabile nella mappa seguente anche dai meno addetti ai lavori (3 tratteggi bianchi).

Situazione emisferica per il 1 febbraio - altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo

Situazione emisferica per il 1 febbraio – altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo

Uno di questi lobi sarà proprio quello sceso sul Nord Europa che, nella sua rotazione e apparente stazionarietà, piloterà masse d’aria instabile da latitudini settentrionali verso il Mediterraneo. Il primo effetto di questo cambiamento lo avvertiremo nella serata di giovedì quando, con buona probabilità, il fronte freddo proveniente dall’Atlantico, ed associato al ciclone in intensificazione sulla Groenlandia, avrà raggiunto le Alpi. Inizieranno quindi a spirare venti di Libeccio e la neve cadrà copiosa su Alpi ed Appennini, mentre le piogge interesseranno quasi tutte le zone pianeggianti del Centro-Nord.

Arrivo del fronte freddo giovedì sera

Arrivo del fronte freddo giovedì sera

Bisogna però sottolineare che non si tratterà di una vera e propria ondata di gelo dato che le temperature assumeranno valori di poco inferiori alla media del periodo: stiamo parlando di isoterme debolmente negative a 1500 metri, quindi nessuna eccezionalità, come qualcun altro vuole invece far credere!  Successivamente, la situazione potrebbe farsi più interessante dato che l’affondo della bassa pressione a Nord porterà una nuova diminuzione delle temperature. A seconda di dove si posizionerà il fulcro di questo nuovo peggioramento, che si colloca indicativamente all’inizio della prossima settimana, la neve potrebbe fare la sua comparsa anche nelle zone pianeggianti del Nord-Ovest, ma è ancora troppo presto per parlarne….

Articolo di Guido Cioni del 27 Gennaio 2015 alle ore 19:53

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