Ecco come cambierà il tempo ad inizio Febbraio, salgono le quotazioni neve

Siamo ormai entrati nel vivo del peggioramento che ha portato piogge in pianura e neve in montagna, passando per i rovesci di graupel in Toscana, i temporali al Sud e le imbiancate in alta collina. Insomma, un vero e proprio peggioramento invernale-così verrebbe da definirlo proprio per quanto detto sopra-causa della profonda depressione che si è stabilita sull’Europa.

Nuvole mammatus fotografate oggi a Pisa, durante il passaggio di un breve acquazzone

Tuttavia, fatta eccezione per i disagi creati dal vento, la situazione in pianura non è risultata critica, visto che le temperature si sono mantenute su valori positivi sia al Nord che al Sud. La neve non ha quindi fatto la sua comparsa in pianura, come molti siti annunciavano a gran voce giorni prima. Eppure, sembra che nei prossimi giorni anche la pianura possa rifarsi…

L’immenso vortice ben strutturato in quota, visibile nella mappa sottostante analizzando le tonalità viola-blu-azzurre, tenderà ad esaurirsi nelle prossime giornate, non appena verrà a mancare il rifornimento di aria fredda proveniente da nord ed identificabile come il “collo” della struttura geometrica rassomigliante una goccia in caduta libera. Senza l’apporto di “carburante” freddo, il motore invernale cercherà lentamente un nuovo assetto di equilibrio, isolando l’aria fredda al centro dell’Europa. Intorno al 4 di febbraio, la saccatura associata ai residui di questo vortice assumerà un asse ruotato verso Est di circa 45 gradi, come mostrato in figura.

Altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al livello del mare a 5 giorni di distanza (31 gennaio e 4 febbraio)

A testimonianza di questo “cambiamento di rotta”, le impetuose correnti in quota, che formano la corrente a getto, si orienteranno di conseguenza, distribuendosi intorno ad un asse che corrisponderà, a grandi linee, con gli assi delle saccature evidenziati prima.

Vento a 300 hPa (jet stream) a 5 giorni di distanza (31 gennaio e 4 febbraio)

Ma cosa significa questo in parole povere?

Una configurazione di questo tipo, seppur in un contesto di instabilità sempre meno accentuata, potrebbe (ed il condizionale è d’obbligo vista la gittata temporale della previsione) favorire la discesa di aria più fredda dalla Russia e dai Paesi Scandinavi. Ci teniamo però a sottolineare che, pur considerando l’incertezza previsionale, non si tratterà di una ondata di gelo, viste le temperature comunque contenute. Rimane da valutare il rischio di possibili nevicate in pianura, soprattutto sul Nord-Est, che potrebbero comparire già da mercoledì prossimo, ipotesi che potrà essere confermata solo tra qualche giorno con le nuove emissioni dei modelli.