Il 2015 inizia con la “febbre”, gennaio ancora sopra media

I dati pubblicati dal centro di Climatologia dell’istituto ISAC-CNR di Bologna hanno confermato quanto emergeva già dalla percezione di molti: il 2015 è iniziato con un forte trend positivo nelle temperature medie mensili.

Gennaio è stato caratterizzato da periodi caldi sia al Nord che al Sud, sebbene tale tendenza sia stata maggiormente avvertita nelle regioni settentrionali che hanno sperimentato temperature fino a 2-3°C sopra la media trentennale. Solo alcune zone delle isole e del Sud sono risultate in pari con la media. Nel complesso, tuttavia, l’intero paese ha fatto segnare una anomalia di +1.21°C, ben lontana dalla stessa misurata un anno fa, ma comunque preoccupante visto che Gennaio 2015 si piazza al 17° posto nella classifica di quelli più caldi.

Anomalia termometrica per il mese di Gennaio 2015 – dati ISAC-CNR

Situazione meno preoccupante dal punto di vista delle precipitazioni, con una anomalia complessiva positiva di “appena” 11 punti percentuali. In particolare, le regioni centro-settentrionali sono risultate quelle più secche, con anomalie leggermente negative, mentre al sud è piovuto molto sui versanti adriatici: spiccano gli oltre 200 mm di anomalia sulla Puglia.

Anomalia precipitativa per il mese di Gennaio 2015 – dati ISAC-CNR

Risulta interessante notare come i mesi di Gennaio in questi ultimi due inverni siano stati caratterizzati da configurazioni molto simili tra di loro. In particolare, in entrambi i casi sono presenti vistose anomalie positive sull’Europa, Cina e sulla parte occidentale degli Stati Uniti.

Anomalia globale di temperatura per gennaio 2015

Anomalie negative sono state invece registrate in entrambe le occasioni sulla Russia e la parte orientale degli Stati Uniti. Tali somiglianze evidenziano una linea di tendenza che caratterizza sempre più i mesi invernali nei quali ondate di caldo tendono sempre di più ad interessare l’Europa.