Nord-America divisa tra gelo e caldo, caduti alcuni record: perché?

Rimane ancora critica la situazione in molti stati del Nord-America, dove una nuova ondata fredda (che di Siberiano, come si legge su alcuni giornali, ha veramente poco…) ha portato neve e temperature su zone che erano già state interessate da pesanti nevicate. La mappa delle temperature minime misurate solo 3 giorni fa mostra valori abbondantemente sotto zero, con gran parte dei valori tra -10 e -20°C sugli stati orientali.

Temperature minime misurate tra il 19 ed il 20 febbraio scorsi sugli Stati Uniti. Notare le minime diffusamente sotto lo zero a doppia cifra

Temperature minime misurate tra il 19 ed il 20 febbraio scorsi sugli Stati Uniti. Notare le minime diffusamente sotto lo zero a doppia cifra

Si tratta di una situazione che perdura ormai da tempo, viste le ondate di gelo successive che hanno interessato queste regioni da mesi. Tuttavia, quest’ultima incursione di aria polare è stata talmente intensa da far cadere alcuni record e da registrare temperature fino a 15°C sotto la media nell’ultima settimana, come mostra la mappa sottostante. Situazione agli antipodi sulla parte occidentale, dove si sono invece raggiunti pari record di caldo.

Anomalie termometriche su base settimanale per il Nord America

Anomalie termometriche su base settimanale per il Nord America

Alla base di questo comportamento, che è piuttosto anomalo anche per il rigido inverno Statunitense, risiede una intensa ondulazione della corrente a getto, proprio nei pressi del continente Nord-Americano. Il vasto fiume di aria, che scorre ad altitudini comprese tra i 10 ed i 12 km ed a velocità medie di 150 km/h, ha subito una decelerazione proprio nei pressi della costa orientale degli Stati Uniti. Un cambiamento che ha costretto il “fiume” a deviare verso Sud, per poi tornare a scorrere verso Nord sull’Atlantico: in questa zona (nel massimo dell’ondulazione) si sono concentrate le tempeste invernali che hanno flagellato gli Stati Uniti.

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Vento a 250 hPa mediato su una settimana, dal 13 febbraio al 20 febbraio 2015, sull’Emisfero Nord

L’anomalia è visibile anche nel comportamento delle masse d’aria a quote più basse, in particolare a circa 5000 metri di altezza dove si concentrano gli scambi causa dell’evoluzione meteorologica alle medie latitudini. La mappa sottostante, che mostra la differenza rispetto alla media per il campo di pressione in quota, mostra una vistosa anomalia proprio sulla East Coast, segno inequivocabile di una maggiore propensione alla formazione di sistemi perturbati in questa area.

Anomalia del geopotenziale a 500 hPa per il Nord America, media tra 13 e 20 febbraio 2015

Anomalia del geopotenziale a 500 hPa per il Nord America, media tra 13 e 20 febbraio 2015

 

Articolo di Guido Cioni del 23 Febbraio 2015 alle ore 17:14

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