I piani del Pollino, il polo del gelo nel meridione

Il massiccio del Pollino è un massiccio dell’ Appennino meridionale posto al confine tra la Basilicata e la Calabria, esso comprende un elevato numero di monti che sovente superano i 1500 metri. La vetta più alta è la Serra Dolcedorme, che con i suoi 2267 metri sul livello del mare, domina sui due mari, lo Ionio ed il Tirreno. Tra questi imponenti monti, vi sorgono numerose valli ed altipiani, luoghi ideali per le forti inversione termiche quando ci sono correnti da nord-est. Ed è proprio qui, su uno di questi altipiani, che durante la notte tra il 2 ed il 3 febbraio scorso che la stazione meteorologica installata lì dall’Associazione Meteo Basilicata, ha fatto registrare il valore record di -25.2°.Di seguito vi riportiamo il grafico dell’andamento della temperature di quella notte da record.

I piani del Pollino, il polo del gelo nel meridione – Grafico dell’andamento della temperature la notte tra il 2 ed il 3 febbraio 2015 ai 1777 metri di piani del Pollino

Tale evento fu propiziato dalla fredda giornata del 2 febbraio, quando il massiccio del Pollino è stato interessato da condizioni di tempo perturbato e neve sino a bassa quota. Ai Piani del Pollino a 1.777 mt, al mattino, la stazione di rilevamento ha indicato una temperatura massima giornaliera di -4.3°C, restando pressoché costante sino al tardo pomeriggio. Nel corso della serata le nubi hanno lasciato il posto al cielo sereno, permettendo il crollo termico (-25.2°C) raggiunto all’1:50 di giorno 3 febbraio. Valore da gelo siderale ma non da record, in quanto dalla stessa stazione di rilevamento il 20 febbraio 2013 si registrò un valore di -30.8° ! Valore da far rabbrividire anche le lontane steppe russe.

I piani del Pollino, il polo del gelo nel meridione – Il gruppo di esperti ed appassionati di Associazione Meteo Basilicata nei pressi della stazione meteorologica da record

Uno dei promotori di questo progetto, Renato Sansone, commenta cosi: “Questi sbalzi termici così evidenti e frequenti, oltre ai picchi termici raggiungibili, rappresentano la caratteristica principale delle doline osservate e studiate. Tali fattori in condizioni di cielo coperto, di maltempo o in presenza di giornate ventilate non si presentano”.