Sul Mediterraneo insistono le basse pressioni, cosa ci aspetta nei prossimi giorni?

La circolazione depressionaria che ha rinforzato il maltempo di questi ultimi 2 giorni si sta spostando lentamente verso Sud, lasciando spazio ad una debole rimonta dell’alta pressione. In realtà, vista la situazione sinottica Europea, sarebbe più corretto parlare di estensione meridionale dell’Anticiclone Russo-Scandinavo, una figura tipica dei mesi invernali e non proprio della primavera. Parliamo di quella vasta area di alta pressione presente tra Russia e Nord-Europa, che da settimane continua a rinvigorirsi in modo anomalo, tanto da toccare valori impressionanti (1053 hPa) per un mese primaverile.

Mappa sinottica (altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo) di analisi per le 12 di martedì 17 marzo

Mappa sinottica (altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo) di analisi per le 12 di martedì 17 marzo

Una situazione che ha portato, tra le altre cose, ad un riscaldamento anomalo di questa zona con punte diffuse di 5-6°C in zone dove la temperatura non sale mai sopra i -10°C!

Per valutare l’effetto di questa condizione sull’evoluzione Europea a breve e medio termine è interessante osservare l’andamento di un indice che esprime la “forza” del Vortice Polare, ovvero (con molte generalizzazioni) la propensione di incursioni fredde alle medie latitudini: l’indice AO (Arctic Oscillation). La serie annuale di questo parametro evidenzia come a valori negativi si associno quasi sempre incursioni di aria fredda sul nostro paese (evento di fine anno – neve sulle regioni Adriatiche; evento del 4-6 febbraio – neve al Centro-Nord anche a quote di pianura).

Valori osservati e previsti dell'indice AO (Arctic Oscillation). Notare la corrispondenza tra valori negativi ed eventi "freddi" sul nostro paese (cerchi rossi).

Valori osservati e previsti dell’indice AO (Arctic Oscillation). Notare la corrispondenza tra valori negativi ed eventi “freddi” sul nostro paese (cerchi rossi).

Dallo stesso grafico si intravede anche un aumento di questo indice avvenuto nelle ultime settimane, a seguito dell’aumento di temperature sul Nord-Europa e al ricompattamento del vortice freddo presente sul polo nord.

Ma la parte più intrigante è costituita dalle previsioni di tale valore per i prossimi giorni, quando è previsto un nuovo vistoso calo, che è già in atto e che raggiungerà l’apice probabilmente intorno al 20 di marzo. In questi giorni i principali modelli di previsione individuano una possibile ondulazione del flusso alle nostre latitudini che porterebbe all’apertura di una nuova fase instabile guidata dall’apporto di masse d’aria fredda concentrate in quota.

Jet-stream e mappa sinottica di previsione per il 22 marzo

Jet-stream e mappa sinottica di previsione per il 22 marzo

Non resta dunque che aspettare le prossime emissioni dei modelli per valutare la probabilità che tale scenario si avveri.

Articolo di Guido Cioni del 17 Marzo 2015 alle ore 17:28

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