Il ruolo degli oceani è di fondamentale importanza nel sistema climatico globale. Sulla superficie di contatto tra oceano ed atmosfera avvengono intensi scambi di calore che possono incentivare (o sopprimere) la nascita di perturbazioni. Lo strato a contatto con l’atmosfera è quello che risente maggiormente del suo influsso: venti, irraggiamento e temperatura dello strato atmosferico più basso influenzano direttamente l’evoluzione di questo sottile strato di acqua.
L’interno dell’oceano è invece quella parte che, data l’elevata capacità termica dell’acqua, viene molto difficilmente influenzato dall’evoluzione alla superficie. In questa parte la variazione della temperatura e di altre caratteristiche fisiche è molto limitata e segue cicli che hanno tempi mensili (o annuali) piuttosto che giornalieri (o settimanali).
In seguito all’ondata di caldo che ha interessato anche parte del Mediterraneo nelle ultime settimane, era lecito aspettarsi quindi un aumento delle temperature superficiali marine, dovuto al continuo apporto di aria calda negli strati atmosferici. Tuttavia, i dati provenienti da misure satellitari sono a dir poco stupefacenti: in alcune zone del Mar Mediterraneo le temperature della superficie marina hanno quasi raggiunto i 30°C!
Un valore decisamente alto, quasi sicuramente causa delle pesanti anomalie positive che stanno interessando il Mediterraneo occidentale ormai da inizio mese. L’immagine sottostante, che mostra la differenza tra le temperature misurate alla superficie (in atmosfera!) e la media di riferimento, mostra valori oltre 7-8°C su gran parte delle zone sopra citate.
Confrontando le temperature superficiali marine con la media di riferimento si ottiene un quadro ancora più dettagliato: osservando l’immagine sottostante ci si accorge di come gran parte del Tirreno e del Mediterraneo occidentale (incluso Mar di Sardegna) siano stati interessati da temperature di oltre 4°C la media!
Perché questo valore è così allarmante?
Data l’elevata capacità termica dell’acqua (circa 1000 volte più alta dell’aria), la superficie marina tende a raffreddarsi molto più lentamente dell’aria e può quindi serbare una notevole quantità di calore per giorni (o settimane). Questo surplus di energia va poi a sommarsi ad instabilità atmosferica, favorendo la nascita di fenomeni perturbati quando si verificano particolari circolazioni sul nostro paese.
In poche parole, acque più calde aumentano la possibile insorgenza e la potenziale intensità di temporali e severo maltempo, rendendo quindi ogni piccola intrusione di aria fredda in quota un potenziale pericolo per il nostro territorio.
Località | T°C |
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Palermo | 24° |
Agrigento | 24° |
Ragusa | 24° |
Siracusa | 24° |
Grosseto | 24° |
Catania | 24° |
Oristano | 24° |
Salerno | 23° |
Roma | 23° |
Caserta | 23° |
Località | T°C |
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Belluno | 13° |
Varese | 14° |
Biella | 14° |
Como | 15° |
Torino | 15° |
Lecco | 16° |
Novara | 16° |
Vercelli | 16° |
Bergamo | 16° |
Sondrio | 16° |