Della corrente a getto (jet-stream in inglese) se ne sente parlare molto, soprattutto durante la stagione invernale, anche se molti non sanno neanche spiegare cosa veramente sia. In particolare, sembra sempre che ogni periodo anomalo (caldo o freddo) possa essere spiegato introducendo nel discorso la parola jet-stream. In realtà, la faccenda è leggermente più complicata. Cerchiamo di capire perché.
La corrente a getto è un “fiume” di aria che scorre, alle nostre latitudini, tra i 10 ed i 12 km di altitudine a velocità molto alte, che possono raggiungere anche i 300 km/h. La formazione ed il mantenimento di questo “getto” d’aria sono principalmente legati alla circolazione caratteristica del nostro pianeta, guidata a sua volta dalla differenza tra la radiazione ricevuta ai poli e all’equatore. In assenza di ostacoli e stimoli esterni (ovvero senza montagne e continenti) questo fiume di aria scorrerebbe solo ad alte latitudini, formando un cerchio quasi perfetto intorno ai poli. Tuttavia, il mondo, si sa, è pieno di asperità che inducono oscillazioni in questa corrente, esattamente come le anse in un fiume. Se queste oscillazioni si amplificano, sfruttando il fatto che la corrente ha velocità molto alte, si può raggiungere uno stato dove il famoso anello intorno al polo non è più riconoscibile e viene rimpiazzato da numerose anse estese sia verso nord che verso sud.
Ed è proprio questa la situazione che ci troviamo a commentare la maggior parte delle volte, soprattutto nelle stagioni intermedie (primavera ed autunno) quando l’atmosfera oscilla tra due diversi stati. L’immagine sottostante mostra il vento alla quota di circa 11 km previsto per la giornata di Sabato, dove si possono riconoscere le “anse” di cui abbiamo parlato.
Ovviamente alta e bassa atmosfera non sono scollegate, quindi il movimento di queste “anse” condiziona anche un movimento di aria alla superficie, che solitamente è “in ritardo” rispetto all’aria in quota. In particolare, la posizione della corrente a getto tra Nord Atlantico ed Europa spesso delimita l’area in cui scorrono le perturbazioni da quella dove l’alta pressione favorisce condizioni più stabili.
Venendo alla situazione attuale, sembra che nelle prossime ore la corrente a getto si porterà verso l’Europa, in seguito all’approfondimento di una bassa pressione che spazzerà Inghilterra, Germania e le regioni Nordiche. Una forte accelerazione di questo getto è prevista proprio nei pressi della Francia, dove questo vento raggiungerà e supererà i 240 km/h. Per quanto detto prima questo non causerà un radicale cambiamento del tempo ma potrebbe causare l’inizio di un’ondulazione che piano piano ci porterà fuori da questo periodo anomalo. Per ora, è tutto quello che possiamo dire.
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