Nuova ondata calda, ma non su tutte le regioni: l’effetto del flusso perturbato Atlantico

Pochi giorni fa ci eravamo lasciati commentando l’avanzata della corrente a getto dal Nord Atlantico verso l’Europa. Nel weekend, grazie all’approfondimento di due basse pressioni sul Nord Europa, sembra essersi concretizzata la discesa di questo “fiume” di aria verso Sud. Tale spostamento condizionerà il trasporto di aria relativamente più fresca (fino a 10°C a circa 1500 metri di quota) verso la catena Alpina, come mostrano le immagini sottostanti: servendosi della scala di colori nella prima immagine è possibile distinguere l’aria ancora calda presente sul Mediterraneo, da quella relativamente più fredda proveniente da Nord.

Temperatura in quota, Pressione alla quota del mare e corrente a getto previste tra qualche giorno sull'Europa

Temperatura in quota, Pressione alla quota del mare e corrente a getto previste tra qualche giorno sull’Europa

Come è facile immaginarsi, la vicinanza di questo flusso di aria più fresca permetterà l’intrusione sporadica di refoli freschi, che tenderanno però ad interessare maggiormente le regioni del Sud. Osservando infatti l’andamento delle temperature alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri) mostrate nell’immagine sottostante si delineano tendenze molto diverse. Sulle regioni del Nord le temperature si manterranno vicine alla media trentennale (linea rossa) mentre al  Centro la maggioranza degli scenari previsionali intravede temperature di anche 5 gradi superiori alla media. Al Sud la situazione risulta delineata ancora con maggiore precisione, con temperature ancora più alte.

Andamento della temperatura in quota ( a circa 1500 metri)  per Nord, Centro e Sud Italia

Andamento della temperatura in quota ( a circa 1500 metri) per Nord, Centro e Sud Italia

Un quadro complessivo lo si può ottenere anche valutando le anomalie, ovvero le differenze rispetto alla media trentennale, previste per i prossimi 7 giorni su tutta Europa. La scala di colori nella figura sottostante mostra aree con anomalie negative, ovvero dove è previsto fare (mediamente su 7 giorni) più freddo del normale, con toni blu-chiari mentre aree più calde della media sono associate a colorazioni giallo-rosse. Da notare che il Nord Italia si trova sullo spartiacque tra temperature più basse della media e temperature più calde: bisogna però notare come la maggior parte delle zone sulla nostra penisola siano interessate dalla colorazione bianca, ovvero da nessuna anomalia. Nessun freddo in arrivo, quindi, solo normalità!

Anomalie della temperatura alla superficie previste per i prossimi 7 giorni

Anomalie della temperatura alla superficie previste per i prossimi 7 giorni

Articolo di Guido Cioni del 27 Luglio 2015 alle ore 16:51

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