Ora è ufficiale: in Italia è stato il Luglio più caldo degli ultimi 200 anni!

Chiediamo ai nostri lettori di perdonarci per l’insistenza su questo argomento, ma una riflessione risulta necessaria. Giusto ieri avevamo pubblicato un articolo analizzando l’andamento delle temperature Europee nel mese appena passato, evidenziando come le aree più calde si trovassero proprio a cavallo tra Nord-Italia, Austria e Svizzera.

Nella mattinata odierna sono stati pubblicati anche i dati dell’istituto ISAC-CNR di Bologna, una tra le poche realtà-lo ricordiamo-Italiane che ancora sopravvive al continuo taglio di fondi dovuto al disinteresse generale. Un menefreghismo collettivo che evidentemente risulta del tutto ingiustificato vista la portata dei fenomeni estremi che colpiscono in primis il nostro paese. Ebbene, i dati analizzati dal team di ricercatori guidati da Michele Brunetti mettono in luce una scomoda verità, che in molti sapevamo si sarebbe manifestata.

Sulle regioni italiane il mese di Luglio è risultato il più caldo mai osservato in circa 200 anni di storia, periodo nel quale abbiamo disposizione osservazioni dirette ed attendibili al suolo. L’anomalia termica, ovvero la differenza rispetto alla media trentennale di riferimento 1971-2000, ha raggiunto i 3.55°C di scarto, superando anche il temibile 2003 (anche se in quella occasione era Agosto il mese risultato più caldo).

Anomalia mensile di Luglio 2015 rispetto alla media trentennale di riferimento.

Anomalia mensile di Luglio 2015 rispetto alla media trentennale di riferimento.

Utilizzare questo dato per difendere a spada tratta la teoria del cambiamento climatico di origine antropica (ovvero diretta conseguenza dell’influenza umana) è chiaramente sbagliato. Lo è nella stessa misura in cui molti si avvalgono di un periodo molto freddo o di un inverno con temperature al di sotto della media per “sbugiardare” il riscaldamento su scale climatiche. Lo sbaglio consiste nel valutare un comportamento su scale di 100 anni utilizzando il dato di una stagione: solo pronunciando questa frase vi renderete conto dell’assurdità.

Tuttavia, i dati fanno riflettere, soprattutto se si considera l’andamento delle temperature medie annuali (per quelle stagionali estive bisognerà aspettare la fine di Agosto): il trend è nuovamente in crescita, dopo un apparente periodo di stasi durato circa 10 anni.

Andamento della temperatura media annuale (anomalia rispetto alla media) in Italia negli ultimi 200 anni.

Andamento della temperatura media annuale (anomalia rispetto alla media) in Italia negli ultimi 200 anni.

Sono tempi difficili, in cui l’unica ancora di salvezza di politici e giornalisti sembra essere la parola “crescita economica”. Ma se tra qualche decina di anni non ci fossero più le risorse per sfamarci? Ancora allora si parlerebbe solo e soltanto di economia? Non dobbiamo pensare che si tratti di uno scenario così lontano visto la velocità con cui le temperature medie crescono ogni anno.

E’ finalmente arrivato il momento di mettere al centro le esigenze primarie. Perché non partiamo dalla scienza e dall’ambiente? 

Articolo di Guido Cioni del 04 Agosto 2015 alle ore 16:44

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