Nuovo caldo o ingresso nella nuova stagione? Tutte le tendenze a lungo termine

Dopo una breve pausa dal maltempo nelle giornate di lunedì e martedì, una nuova perturbazione si affaccerà sul Mediterraneo, sfruttando il canale già aperto dalla saccatura che ha portato il peggioramento nel weekend. Tuttavia si tratterà di una perturbazione isolata, meno intensa rispetto alla precedente, che lambirà le regioni del nord , provocando la comparsa di qualche temporale isolato al centro-nord tra mercoledì e giovedì. La mappa della previsione per il prossimo 18 agosto mostra l’avvicinamento di questa piccola goccia fredda nella mappa dei geopotenziali (colore giallo rispetto al rosso circostante-indicato dalla freccia).

Previsione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa e della pressione al suolo, per avere un’idea della circolazione in medio-bassa quota, e corrente a getto per i venti in alta quota, per il 18 agosto.

Ma la domanda che si pongono tutti è: quanto reggerà questa “tregua” dal caldo Africano vissuto finora?

Una domanda decisamente strana, visto che spesso ci si chiede quando arriverà il maltempo. D’altra parte  questa estate anomala ci ha abituato a ragionare in modo diverso, visto che la proporzione tra giornate con temperature sopra media e giornate “normali” ha ormai sorpassato la percezione comune. Per cercare di rispondere a questa domanda analizziamo innanzitutto la situazione a medio termine, portandoci fino al prossimo 24 agosto, quando una nuova saccatura è prevista approfondirsi sul Mediterraneo, come mostrato nell’immagine sottostante.

Previsione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa e della pressione al suolo, per avere un’idea della circolazione in medio-bassa quota, e corrente a getto per i venti in alta quota, per il 24 agosto.

Questo nuovo movimento verso sud della corrente perturbata Atlantica favorirebbe l’approfondimento di un minimo di pressione che, tuttavia, potrebbe condizionare un richiamo di aria calda al sud a causa della limitata estensione della lingua di aria fredda. Si tratterebbe di una tipica perturbazione con area di influenza limitata alle regioni centro-nord, che terrebbe comunque a bada l’alta pressione e l’aria calda Africana, anche se al momento non ci è dato sapere la sua traiettoria.

Portandoci ancora più avanti con la previsione (dal primo di settembre in poi), e ragionando quindi su aree molto grandi e con incertezze che crescono notevolmente, sembra che le temperature medie sull’area Italiana non siano destinate a calare, seguendo quella che sarebbe la tendenza stagionale. Il modello di previsione mensile GLOBO dell’istituto ISAC-CNR identifica infatti un trend verso una nuova crescita termica, caratterizzato comunque da una notevole incertezza. Secondo gli scenari più “freddi” ci ritroveremo in una fase in media termica, mentre quelli più “pessimisti” identificano una nuova fase calda.

Andamento della temperatura in quota secondo il modello di previsione mensile GLOBO

Tuttavia è ancora troppo presto per identificare una linea di tendenza affidabile, vista anche la divergenza degli scenari previsionali, quindi occorrerà aspettare ancora un po’ di tempo per capire l’evoluzione meteorologica per il prossimo mese.