Siamo alle porte di un nuovo, veloce ma intenso peggioramento che interesserà sopratutto le regioni centro-settentrionale tra le giornate di domenica e lunedì.
Nonostante la tempistica suggerisca di definirlo come il primo peggioramento autunnale, i valori di temperatura che si misureranno nei prossimi giorni ricordano maggiormente l’estate. Tutto questo si può spiegare semplicemente considerando il cambiamento di circolazione che si andrà ad instaurare nel Mediterraneo. Come mostrato dall’immagine sottostante, assisteremo ad una rotazione dei venti, inizialmente occidentali, verso una direttrice meridionale. In parole povere, il passaggio della bassa pressione (evidenziata nell’angolo in alto a sinistra) favorirà un richiamo di aria calda ed umida da sud-ovest che andrà ad impattare sulle regioni centro-settentrionali.
In una simile configurazione, qualsiasi ostacolo offerto dall’orografia del nostro paese può agevolare il processo di formazione delle nubi e la conseguente formazione di temporali e/o piogge intense proprio a ridosso di questi rilievi. Ecco perché ci aspettiamo, già dalla prima mattinata, la comparsa di fenomeni intensi su tutta la costa Ligure, fino al nord della Toscana, mentre sul resto del nord-occidentale le piogge dovrebbero risultare meno localizzate.
Le due mappe riportate di seguito, che mostrano una stima delle precipitazioni previste per la mattina (ore 00-12) ed il pomeriggio (12-24) di Domenica, permettono di apprezzare meglio le aree più a rischio. Nella mattinata i fenomeni più intensi si dovrebbero concentrare sul Genovesato e, più in generale, su tutta la Liguria e l’alta Toscana: in queste zone le stime mostrano accumuli fino a 100-150 mm, valori preoccupanti se distribuiti in sole 12 ore. Sulle restanti regioni del nord-ovest gli accumuli sembrano più modesti (fino a 50 mm nelle zone più esposte).
Quello che preoccupa maggiormente è l’insistenza delle precipitazioni durante il pomeriggio nelle aree già menzionate: su Liguria di Levante ed alta Toscana le stime indicano di nuovo circa 100 mm di accumulo.
Una situazione che potrebbe dunque risultare critica, nel caso si creassero le condizioni adatte per la condensazione di tutto il vapore acqueo presente in atmosfera. Vi consigliamo quindi di seguire le allerte della protezione civile e di evitare di mettervi in viaggio se non espressamente necessario.
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