Come si formano gli Tsunami ed i pericoli per l’Italia sono argomenti molto attuali soprattutto alla luce di ciò che è accaduto sia in Giappone qualche anno fa, sia oggi in Cile con onde di Tsunami non altissime (circa 4 metri) ma potenzialmente pericolose come già descritto nel nostro articolo che vi invitiamo a leggere con foto e video interessanti .
Lo Tsunami è un’onda causata dallo spostamento di grandi masse di crosta terrestre. Quando la terra vibra o comunque modifica rapidamente il suo stato, mette in oscillazione l’acqua che gli sta vicino. Questa oscillazione si propaga nell’acqua fino a che non raggiunge la costa. Un poco come se in una vasca da bagno perfettamente ferma, mettiamo ma mano sul fondo e la muoviamo di colpo. Si genererà un movimento della superficie dell’acqua che si propagherà a tutta la vasca da bagno. Ovviamente in mare le dimensioni e le energie sono enormemente maggiori e gli Tsunami ne sono la conseguenza. Esistono principalmente due tipi di Tsunami.
I più conosciuti sono gli Tsunami causati dai terremoti, ma esistono anche gli Tsunami causati dalle frane sia sottomarine che superficiali causate dal collasso dei costoni delle scarpate continentali sia sottomarine che emerse come isole e vulcani (come accaduto il decennio scorso con lo Stromboli), dalle eruzioni vulcaniche e dalla caduta d meteoriti.
Le caratteristiche delle onde di Tsunami sono moto particolari. E’ luogo comune credere che le onde di Tsunami siano molto alte anche quando sono a largo. Questo non è vero, anzi possono essere alte anche solo pochi centimetri. Queste onde sono infatti dette “onde di acqua bassa“. Non significa che si vedono solo quando l’acqua è bassa (anche se è prevalentemente vero), ma significa che la lunghezza dell’onda è estremamente maggiore della profondità del mare su cui esse transitano. Un esempio può essere uno Tsunami nel mediterraneo. La profondità massima del mare è di circa 4-5000 metri (4.5 km) . L’onda di Tsunami può essere lunga anche centinaia di chilometri (e 300 km è davvero molto maggiore di 4 km). Quando queste onde si spostano lo fanno molto velocemente e quando arrivano in acque meno profonde cambiano la loro forma, si accorciano e si alzano diventando visibili e spesso molto distruttive. La velocità delle onde di Tsunami può raggiungere le centinaia di km/h.
Nell’immagine seguente viene mostrato il risultato del lavoro scientifico ad opera dell’INGV. L’immagine ed il catalogo presente al link sottostante mostrano chiaramente come il Mar Mediterraneo sia soggetto a Tsunami talvolta anche di dimensioni significative.
Se volete monitorare lo stato dei terremoti nel mondo e sopratutto in Italia potete seguire la nostra pagina Terremoti a QUESTO LINK del nostro sito www.meteoindiretta.it
http://roma2.rm.ingv.it/en/facilities/data_bases/52/euro-mediterranean_tsunami_catalogue
http://www.meteoindiretta.it/terremoti-in-tempo-reale.html
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