Ci troviamo di fronte ad un peggioramento che condizionerà un calo delle temperature su quasi tutte le regioni Italiane e che ci catapulterà in un periodo dai connotati quasi invernali. Tuttavia, parlare di “inverno” non è proprio corretto, in quanto le temperature in quota saranno ben lontane dai valori che si potrebbero osservare in una tipica giornata invernale.
Il motivo di questo peggioramento va ricercato nel particolare scenario che si andrà consolidando nel corso dei prossimi giorni. Il campo di alta pressione che solitamente staziona nei pressi delle Azzorre si sposterà verso nord andando ad interessare il Nord Atlantico e il Nord Europa. Per bilanciare questa risalita di aria calda e stabile, un flusso di aria più fredda si svilupperà sull’Europa orientale. Il nostro paese si troverà proprio sulla traiettoria di questo “fiume” di aria fredda in quota, al centro di uno stretto corridoio che separerà l’alta pressione Africana e quelle delle Azzorre, come mostrato nell’immagine sottostante.
Per farsi un’idea del potenziale associato ad una situazione del genere basta immaginarsi il passaggio dall’aria calda Africana a quella fredda Russa per poi tornare a quella calda Nord-Atlantica, tutto in poche centinaia di chilometri- Risulta naturale aspettarsi quindi la formazione di instabilità su questa linea di confine. Sulla precisa posizione ci sono però ancora incertezze legate sia alla distanza previsionale sia alla bassa predicibilità associata ad un fenomeno come una colata di aria fredda verso le nostre latitudini.
Ma quanta incertezza?
L’immagine sottostante cerca di illustrarlo in modo schematico: la scala di colori (dal viola fino al rosso) indica le zone dove è presente maggiore incertezza previsionale. Partendo dal 29 settembre si nota come l’incertezza associata proprio alla disposizione del “corridoio” di cui sopra aumenta di giorno in giorno. In particolare è possibile osservare che, sia il 30 settembre che il 1 ottobre, vi è una modesta incertezza a ridosso dei bacini Adriatici e Tirrenici settentrionali.
Ma questo cosa significa?
Un margine di incertezza significativo potrebbe condizionare un spostamento anche minimo dell’aria fredda nel Mediterraneo e la conseguente formazione di un minimo di pressione sulle acque dei nostri mari. In poche parole con grandi incertezze si potrebbe passare da uno scenario in cui l’aria fredda sfila a nord delle Alpi, provocando al più qualche sbuffo di Bora e Tramontana, ad uno in cui l’aria fredda entra nel Mediterraneo ed innesca un peggioramento ben più preoccupante.
Ad oggi non ci è ancora dato sapere quale delle due strade verrà percorsa dall’atmosfera. Restate con noi per scoprirlo!
Località | T°C |
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Siracusa | 29° |
Foggia | 29° |
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Palermo | 28° |
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Ascoli Piceno | 26° |
Teramo | 26° |
Località | T°C |
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