Ultima settimana fresca in Europa, caldo fuori stagione in Russia

Non solo piogge e temporali. Il peggioramento delle ultime settimane ha portato anche un calo generale delle temperature che sono tornate su valori consoni al periodo, dopo un’estate decisamente fuori norma.

Analizzando la differenza tra le temperature osservate questa settimana e la media trentennale di riferimento si nota un’area di valori nulli o negativi proprio a ridosso del Mediterraneo occidentale, Italia compresa (aree blu-azzurre nella figura sottostante). Sono queste le zone che nell’ultima settimana hanno vissuto un calo delle temperature che si sono portate di qualche grado sotto alla media trentennale.

Anomalie delle temperature misurate al suolo sul continente Euro-Asiatico nella settimana che va dal 21 al 28 settembre

Tuttavia, volgendo lo sguardo verso est i colori cambiano drasticamente. Gran parte della Russia e dell’Europa orientale sono caratterizzate da anomalie positive con scale di riferimento completamente diverse. Il massimo presente sulla Russia occidentale evidenzia valori che hanno superato anche di 10°C la media trentennale di riferimento.

Per farsi un’idea più precisa dell’anomalia basta prendere una qualsiasi stazione meteorologica in questa area ed analizzare l’andamento delle temperature nell’ultima settimana. Ne emerge un quadro che sembra rappresentare una località Italiana piuttosto che un remoto angolo della Russia: minime non inferiori ai 15°C e massime che durante quasi tutta la settimana superano i 25°C, facendo toccare 27°C giusto qualche giorno fa.

Temperature misurate durante questa settimana Sarov, nel cuore della Russia occidentale

Ma a cosa è dovuta questa estate fuori stagione?

La disposizione della circolazione sul continente Euro-Asiatico nell’ultima settimana ha privilegiato la formazione di due centri di alta pressione che hanno interessato il nord Europa ed il continente Russo. Le anomalie relative all’altezza di geopotenziale a 500 hPa mostrate nell’immagine sottostante permettono di farsi un’idea su quanto la pressione in quota sia risultata più alta del normale. Un veloce sguardo all’immagine ci permette di riconoscere due massimi proprio sulle aree sopracitate, ad indicare che nell’ultima settimana il mantenimento dell’alta pressione ha favorito un costante aumento delle temperature su valori superiori alla media. Questo perché in zone di alta pressione in quota si associano moti di caduta verso il basso che riscaldano ulteriormente l’aria già influenzata dall’assenza di nuvole.

Anomalie della circolazione in quota rappresentata dall’altezza di geopotenziale a 500 hPa