Gran movimenti in Europa, arrivano anche i resti dell’uragano Joaquin

No, non avete letto male. E, no, anche stavolta non c’è da preoccuparsi o da dare credito ai catastrofisti che annunciano l’arrivo di Uragani in Europa. Siamo di fronte ad un poco frequente (ma non per questo impossibile) fenomeno che avviene in Atlantico.

Molti dei nostri lettori avranno sicuramente sentito parlare dell’uragano Joaquin, che ha riempito i notiziari statunitensi per giorni e giorni, in modo anche eccessivo. Questo sistema, formatosi nei pressi della Bahamas, è cresciuto con una velocità impressionante, diventando un uragano di categoria 3. L’immagine satellitare di qualche giorno fa l’aveva catturato in splendida forma poco a largo dello stesso arcipelago dove si era formato.

Immagine satellitare acquisita

Immagine satellitare dell’uragano Joaquin acquisita lo scorso 3 ottobre

Fortunatamente, le incertezze relative alla traiettoria intrapresa da Joaquin si sono notevolmente ridotte con il passare dei giorni, e hanno permesso di scongiurare un contatto con la east coast.

Joaquin avrà quindi modo di sfogare la sua potenza in mare aperto, limitando i danni che erano stati preventivati già con giorni di anticipo dall’efficiente agenzia di prevenzione statunitense. Tuttavia, le ultime elaborazioni modellistiche iniziano ad intravedere un nuovo interessante scenario. Sembra che il sistema, dopo essere rimasto nelle vicinanze delle Bahamas per giorni, inizierà a muoversi velocemente verso est, attraversando l’Atlantico e lambendo l’Europa nella giornata del 10 ottobre.  

Traiettoria prevista per i resti dell'Uragano Joaquin, in movimento verso l'Europa

Traiettoria prevista per i resti dell’Uragano Joaquin, in movimento verso l’Europa

Nonostante l’incertezza associata alla traiettoria, che corrisponde all’area scura nella figura precedente, sembra che il movimento porterà Joaquin proprio verso il nostro continente, tanto che il prestigioso centro meteorologico Britannico inserisce il nome di questo sistema nella mappa di previsione per il prossimo 7 ottobre.

Mappa sinottica

Mappa sinottica di previsione per il 7 ottobre del centro meteorologico Britannico

Occorre notare, tuttavia, che non si tratta di un evento eccezionale. Nonostante sia molto difficile che un uragano si formi sull’Atlantico nord-occidentale, può occasionalmente capitare che uno di questi venga trasportato verso est fino all’Europa. In questo caso il ciclone compie una transizione verso un sistema di tipo diverso, che lo porta ad assomigliare ad una semplice depressione tipica delle nostre latitudini. Ed è proprio quello che succederà anche stavolta.

Il ciclone tenderà a perdere il nucleo di aria calda presente al centro, e tipico dei cicloni tropicali, ancor prima di essere arrivato nei pressi dell’Europa. Ci ritroveremo quindi con un’ennesima depressione proveniente dal nord-Atlantico, forse leggermente più carica di energia ma senza potenziali distruttivi come quella di partenza. 

 

Articolo di Guido Cioni del 05 Ottobre 2015 alle ore 17:00

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