Archiviata la profonda depressione mediterranea di questo weekend, ci affacciamo alla nuova settimana con tempo in temporaneo ma netto miglioramento su tutte le regioni italiane almeno per le prossime 24 ore. Dalla serata di lunedì invece, una nuova perturbazione. proveniente da ovest, andrà ad interessare dapprima la Liguria e la Toscana, poi in seguito tutte le altre regioni centro-settentrionali italiane, andando così ad alimentare di nuovo la “palude barica” presente sui nostri mari. In seguito a tale perturbazione, anch’essa foriera di piogge e temporali, si aprirà uno scenario tutt’altro che autunnale: una colata di aria artica, favorita dall’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre fino a latitudini polari, prenderà la strada della valle del Rodano, fino a gettarsi sul mar Ligure, generando quella che nel gergo viene chiamata ” Genova Low” o meglio bassa pressione sul golfo di Genova, portando con se aria fredda, piogge, temporali ed addirittura la prima neve a quote basse sulle Alpi ed oltre i 1000 metri sugli appennini. Insomma, se queste proiezioni modellistiche saranno confermate, (ricordo che mancano oltre 100 ore all’inizio dell’evento, e l’indice di predicibilità dell’aria fredda, su queste distanze temporali, varia ad ogni emissione modellistica), l’autunno si travestirà d’inverno, almeno per un paio di giorni.
Volendo effettuare un’analisi delle emissione modellistiche odierne, andiamo a prendere la mappe all’altezza geopotenziale a 500 Hpa ( ovvero 5500 metri sul livello del mare) e la relativa pressione atmosferica al livello del mare. Tali mappe sono utili per riuscire ad individuare i centri di alta e bassa pressione, responsabili delle dinamiche atmosferiche prima descritte.
Nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 ottobre, la colata di aria artica, prima menzionata, sarà arrivata sulla Francia, alle porte della valle del Rodano, mentre sui bacini mediterranei di ponente (mar Ligure,Mar Tirreno) andrà formandosi un flebile centro di bassa pressione, che nelle ore a seguire fungerà da calamita per l’aria artica.
Col passare delle ore, il nucleo artico, tenderà a scendere di latitudine per andare a colmare il centro di bassa pressione prima discusso, passando così dalla valle del Rodano e gettandosi con i suoi impetuosi venti sul bacino mediterraneo. In questo frangente sono probabili le prime nevicate fino a quote basse sulle Alpi occidentali, specie quelle Marittime, possibile anche qualche fioccata a Cuneo. Sul resto dell’Italia invece, assisteremo all’arrivo di venti dai quadranti meridionali, richiamati proprio dal minimo sul golfo di Genova.
La mattina seguente, troveremo il centro di bassa pressione, posizionato proprio sulle regioni settentrionali, con le precipitazioni che interesseranno gran parte delle regioni italiane. La neve, potrebbe spingersi fino a quote molto basse per il periodo sulle Alpi, oltre i 1000/1200 sull’appennino settentrionale.
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