Prima intensa neve sulle Alpi, tutti gli accumuli previsti

La goccia fredda è ormai alle porte dell’Italia e sta già iniziando a causare un calo delle temperature sulle regioni del centro-nord. Viceversa, le regioni meridionali sono ancora interessate prevalentemente da venti di Scirocco, dovuti anch’essi alla circolazione indotta dalla goccia fredda, che richiamano aria calda. Questa dinamica di contrasto tra aria calda e fredda è efficacemente rappresentata dall’immagine sottostante. 

Evoluzione dei geopotenziali e della temperatura alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri) in Europa prevista dal modello BOLAM

Evoluzione dei geopotenziali e della temperatura alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri) in Europa prevista dal modello BOLAM

Come abbiamo già ripetuto più volte, non si tratta di un fenomeno eccezionale: nonostante le temperature in quota si porteranno su valori inferiori alla media del periodo, i valori assoluti non scenderanno sotto gli 0°C sul territorio Italiano, come mostra la mappa ottenuta dalle elaborazioni del nostro modello mostrata di seguito. Sulle regioni settentrionali saranno le isoterme relative a 2 e 3°C (a 1500 metri) a dominare lo scenario termico.

Evoluzione dei geopotenziali e delle temperatura in quota (circa 1.5 km) nella giornata di venerdì con i dati elaborati dal nostro modello di previsione.

Evoluzione dei geopotenziali e delle temperatura in quota (circa 1.5 km) nella giornata di venerdì con i dati elaborati dal nostro modello di previsione.

Tuttavia, le precipitazioni associate a questo peggioramento potranno facilmente tramutarsi in neve a quote di medio-alta montagna. Ovviamente questa probabilità risulterà più alta sui rilievi Alpini, rispetto a quelli Appenninici, laddove le temperature in quota risulteranno leggermente superiori.

Ma quanto potrebbe nevicare?

Le emissioni dei modelli indicano accumuli che si aggirano tra i 10 ed i 30 cm sui versanti interni Piemontesi e Trentini. Sul resto della catena Alpina probabilmente non si supereranno i 10 cm tra giovedì e domenica. Da segnalare la possibilità di accumuli sulle cime degli Appennini (probabilmente dai 1800-1900 metri in su), come mostrato dal cerchio rosso nell’immagine sottostante.

Precipitazioni nevose (colori) e piovose (colori blu) previste dal modello BERGFEX sul Nord Italia

Precipitazioni nevose (colori) e piovose (colori blu) previste dal modello BERGFEX sul Nord Italia

Insomma, una normale irruzione fredda autunnale. 

Articolo di Guido Cioni del 15 Ottobre 2015 alle ore 16:07

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