Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”.
Io non rischio è anche lo slogan della campagna, il cappello sotto il quale ogni rischio viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone pratiche per minimizzarne l’impatto su persone e cose. E in questo caso il termine slogan, che in gaelico significa “grido di battaglia”, è particolarmente appropriato: è la pacifica battaglia che ciascuno di noi è chiamato a condurre per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a farci stare più sicuri.
Si è svolta oggi a Roma la conferenza stampa di presentazione della campagna nazionale di comunicazione “Io non rischio” durante la quale il Capo Dipartimento della protezione civile ha dato il via al tweetstorm grazie al quale l’hashtag #iononrischio2015 è entrato tra le prime cinque tendenze su Twitter.
Si svolgerà domani e dopodomani la quinta edizione della campagna Io non rischio, l’iniziativa che vede il volontariato, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica impegnati insieme per la diffusione delle buone pratiche di protezione civile. Oltre 4mila volontari di protezione civile scenderanno in piazza per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.
Domani mattina, sabato 17 ottobre, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, incontrerà i volontari al gazebo “Io non rischio” di Olbia allestito nella Galleria Auchan in località Marinedda (h. 9,45 circa) per poi spostarsi in Calabria, a Isola di Capo Rizzuto.
Nel pomeriggio, il Capo Dipartimento visiterà il gazebo allestito a Foligno in piazza della Repubblica per poi spostarsi in piazza Saffi a Forlì e infine in piazza Strozzi a Firenze per visitare il gazebo dedicato al rischio alluvione.
Nella mattinata di domenica il Capo Dipartimento sarà in Piazza San Carlo a Torino (h 9.30 circa) per poi spostarsi a Gorizia, presso i giardini di Corso Verdi, per incontrare i volontari del gazebo dedicato ai rischi terremoto e maremoto.
Nel pomeriggio sarà al gazebo di Via VIII Febbraio a Padova e infine a Fiumicino in piazza Bozzetto .
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