Ciclone in Atlantico, peggioramento imminente

Negli ultimi due giorni la parte settentrionale dell’oceano Atlantico ha (ri)cominciato a sfornare una serie di intensi cicloni. Ma, intendiamoci, non si tratta di una stranezza.

In questo periodo dell’anno diventano sempre più frequenti le oscillazioni dei venti in quota alle medie latitudini, che portano aria fredda dal polo verso sud a scontrarsi con quella calda mantenuta dai mari ancora sotto l’effetto del calore accumulato in estate. Questo contrasto incentiva la formazione di depressioni che crescono sfruttando l’evaporazione alla superficie e la rotazione terrestre.

Nonostante non sia ancora stato raggiunto il picco di frequenza di questi sistemi depressionari, quelli appena formati iniziano a mostrare valori di tutto rispetto. L’immagine satellitare seguente mostra la bassa pressione che si trovava nella giornata di ieri a largo delle coste Irlandesi e che si sta lentamente spostando verso est.

Immagine satellitare nella giornata di domenica sul nord Atlantico

Immagine satellitare nella giornata di domenica sul nord Atlantico

Le elaborazioni modellistiche mostrano con chiarezza la tipica asimmetria del sistema: i venti più intensi si trovano sul margine occidentale, laddove scorre l’aria fredda proveniente da nord, mentre la maggior parte dei corpi nuvolosi rimangono ad est, dove è maggiore l’apporto di aria calda ed umida.

Venti sull'Atlantico simulati dal modello GFS nella giornata di Lunedì

Venti sull’Atlantico simulati dal modello GFS nella giornata di Lunedì

Nella giornata di domenica i dati provenienti da boe e navi in transito hanno riportato un minimo di circa 966 hPa e raffiche fino a 100 km/h. Anche i dati da satellite confermano questi valori, come mostrato nell’immagine sottostante.

Intensità e direzione dei venti calcolata dai dati del satellite ASCAT

Intensità e direzione dei venti calcolata dai dati del satellite ASCAT

Nelle prossime ore il lento spostamento verso est della bassa pressione condizionerà l’arrivo del fronte freddo, presente nella parte inferiore dell’immagine satellitare riportata di seguito, sul Mediterraneo. Come spesso succede in questi casi, avremo molto probabilmente la formazione di una bassa pressione che, stando alle ultime emissioni modellistiche, andrebbe a collocarsi sul golfo di Genova. Per quantificare meglio gli effetti di questo imminente peggioramento, che interesserà soprattutto le regioni centro-settentrionali, occorrerà però aspettare ancora qualche ora.

Immagine satellitare in colori "naturali" con sovrapposizione della circolazione in alta quota (corrente a getto)

Immagine satellitare in colori “naturali” con sovrapposizione della circolazione in alta quota (corrente a getto)

Articolo di Guido Cioni del 26 Ottobre 2015 alle ore 17:19

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