Mentre il peggioramento dovuto all’arrivo di una nuova perturbazione Atlantica è ormai cominciato, ci si inizia già a chiedere quando arriverà un miglioramento delle condizioni meteorologiche sul nostro paese: la buona notizia è che non dovremo aspettare molto.
Il vortice depressionario presente sul Mediterraneo tenderà infatti a spostarsi velocemente verso sud, lasciando gran parte dell’Italia sotto l’influenza dell’alta pressione che ancora una volta si espanderà su gran parte del centro Europa già a partire da venerdì. Questo cambiamento è ben visibile nell’immagine sottostante, dove vengono riportate le proiezioni fino a due settimane sulla persistenza di zone di alta pressione (solitamente associate a bel tempo) e quelle dove la pressione risulterà particolarmente più alta della media (colori rossi). Mentre nella prima settimana solo il centro Europa sembra essere interessato da questo improvviso aumento, nella seconda settimana gran parte dell’Europa viene “inglobata”, nonostante qualche ondulazione perturbata presente ad est dei Balcani e sulla Spagna.
Bisogna, tuttavia, sottolineare come alta pressione in questo periodo sia sinonimo anche di inversioni termiche: a causa del forte raffreddamento notturno, incentivato dalla presenza di cielo sereno, l’aria nelle vallate o in pianura tende a raffreddarsi più velocemente, e questo può causare la comparsa di nebbia.
In media, le temperature sembrano però destinate a salire sia in quota (grafico a sinistra nell’immagine sottostante) che al suolo (grafico a destra). Il riscaldamento al suolo si avvertirà maggiormente tra il 29 ottobre ed il 1 novembre e sarà di circa 1-2°C.
Se si considera anche la variazione spaziale delle temperature, e non solo la media sul nostro paese, si ritrova la variabilità indotta proprio dalla circolazione che abbiamo evidenziato prima. Nel periodo che va dal 26 ottobre al 9 novembre si avranno infatti due comportamenti completamente diversi, come messo in evidenza dall’immagine sottostante. Per capire come leggere questa cartina immaginate di costruire per ogni punto una statistica, ovvero una collezione, di temperature che sarà a sua volta caratterizzata da una media e da valori che si allontanano da questa media. Ebbene, la mappa sottostante permette di valutare quei valori che si allontaneranno molto (secondo le previsioni) dalla media in senso negativo (temperature più fredde, pannello in alto) e quelli che invece supereranno la media (temperature più calde, pannello in basso).
A questo punto risulta immediato sottolineare come, nel periodo evidenziato, l’area Balcanica avrà una moderata probabilità di vedere temperature più fredde della media, mentre il Mediterraneo centrale ed il nostro paese avranno una medio-alta probabilità di essere interessati da temperature calde. Per le aree verdi, data la probabilità molto bassa, si può dire poco o nulla.
Località | T°C |
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Siracusa | 29° |
Catania | 28° |
Bari | 26° |
Crotone | 26° |
Foggia | 26° |
Agrigento | 25° |
Ragusa | 25° |
Brindisi | 25° |
Taranto | 25° |
Lecce | 25° |
Località | T°C |
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Belluno | 11° |
Padova | 12° |
Venezia | 12° |
Ferrara | 12° |
Treviso | 12° |
Rovigo | 12° |
Aosta | 12° |
Pordenone | 12° |
Trento | 12° |
Bolzano | 13° |