Cos’è un uragano ed è possibile che se ne formi uno nel Mediterraneo? Almeno una volta nella vita tutti ci poniamo queste domande, qualcuno si interroga per timore, qualcun altro perché ne è affascinato. Uragani, Tifoni e Clicloni Tropicali sono tre modi differenti per chiamare lo stesso fenomeno meteorologico, il quale ha luogo in differenti aree geografiche del nostro pianeta. Ma come nasce un Uragano? Quando e dove è più probabile che se ne formi uno?
Un uragano è un intenso centro di bassa pressione che si instaura per cessione di calore latente dal mare all’atmosfera. L’aria più calda risalendo innesca correnti ascensionali e discensionali a causa del gradiente termico verticale. Se le correnti convettive persistono per un tempo tale da essere influenzate dalla Forza deviante di Coriolis, iniziano a ruotare intorno al centro di bassa pressione. Il verso di rotazione è strettamente dipendente dall’emisfero in cui ci troviamo a causa della rotazione terrestre e della Forza di Coriolis, per cui nell’Emisfero Boreale il verso è antiorario, mentre in quello Australe è orario. I venti raggiungono la massima intensità in prossimità del punto di pressione minima. Il diametro dell’area interessata da venti di forza distruttiva può raggiungere anche 250 km, mentre venti meno intensi spirano su un’area molto più vasta, che in media può estendersi con un diametro di circa 450 km. Un uragano si può verificare nell’emisfero settentrionale prevalentemente tra agosto e settembre quando l’acqua superficiale del mare più calda dell’aria circostante evapora in quantità consistente. Più in generale, a livello mondiale, l’attività dei cicloni tropicali ha un picco a fine estate quando le temperature del mare sono più alte. Per cui ogni bacino ha il suo specifico andamento stagionale.
Ma cerchiamo ora di rispondere alla nostra prima domanda.
Si possono creare uragani nel Mediterraneo?
Beh, la risposta tanto attesa è “NI” – Strutture simili si possono formare ma non si può parlare realmente di Uragani ma bisogna introdurre il termine Ciclone Mediterraneo (Medicane) o TLCs (Tropical Like Cyclones).
La genesi è la stessa dell’Uragano ma il TLC ha un diametro che può variare da 200-400 km e le velocità che si innescano intorno al centro di bassa pressione si aggirano intorno ai 130 km/h. I Medicane sono dei veri e propri Vortici Geostrofici, generati dal bilancio tra Forza di Gradiente di Pressione e Forza Centrifuga sommata alla Forza di Coriolis. Il bilancio delle forze genera una rotazione dei venti in senso antiorario (siamo nell’Emisfero Nord). Poiché ci ritroviamo a basse latitudini ed in un bacino semichiuso l’intensità di un Medicane non può essere confrontata all’intensità degli uragani o dei tifoni, poiché le coste dissipano energia, infatti più il ciclone si avvicina alle coste più si indebolisce (le forze dissipative contribuiscono a contenere i danni) e a differenza di quanto avviene nei grandi oceani ha un minor serbatoio di energia da cui attingere.
Un Medicane è al più confrontabile con un uragano di categoria 1 (minimo) della Scala Saffir-Simpson, la quale divide gli uragani in 5 categorie in funzione della loro intensità e dei danni che possono apportare a cose e persone. Gli uragani prediligono dunque i grandi oceani, poiché le elevate profondità dei bacini e la loro capacità alimentano più facilmente queste strutture.
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