Scoperta la causa di un misterioso tsunami globale

Un terremoto “nascosto” di magnitudo 8.2 è stato identificato come fonte dell’enorme onda oceanica nell’agosto 2021.

Gli scienziati hanno affermato di aver scoperto la fonte di un misterioso tsunami registrato nell’agosto 2021, un’onda oceanica insolitamente grande che è stata registrata in numerose stazioni sul livello del mare in tutto il mondo. Non si è trattato di un evento singolo, secondo i sismologi, ma di ben 5 terremoti avvenuti a distanza di alcuni minuti.

Lo studio pubblicato su Geophysical Research Letters l’8 febbraio afferma che il primo terremoto di magnitudo 7.5 si è verificato nell’Oceano Atlantico meridionale. È stato il punto di partenza per gli scienziati alla ricerca della fonte della mega-onda oceanica, ma con un epicentro a 47 km di profondità e una faglia di quasi 400 km non avrebbe potuto scatenare lo tsunami. È stato infatti il terzo sisma, di magnitudo 8.2 e con epicentro profondo appena 15 km, ad essere identificato come causa principale dell’evento.

Il sismologo del California Institute of Technology Zhe Jia, autore principale dello studio, ha affermato che il segnale sismico del terremoto misterioso era difficile da interpretare e si presentava come un complesso insieme di onde sismiche che interferivano tra loro. Gli scienziati hanno dovuto utilizzare un filtro speciale per restringere la ricerca e identificare l’evento cruciale.

I terremoti generano vibrazioni che si diffondono in tutto il pianeta. Quando uno di questi si verifica, le osservazioni sono frutto di una rete di programmi che lavorano insieme da tutto il mondo, per identificare l’ora, la posizione, la profondità e la magnitudo esatti. Spesso il monitoraggio dei terremoti si sofferma sulle onde sismiche di breve e medio periodo, spiega Jia, mentre le onde di lungo periodo possono essere omesse. Ed è proprio l’inclusione di questi periodi lunghi che ha permesso di trovare il segnale nascosto del terremoto di magnitudo 8.2.

“È molto raro che si osservino terremoti complessi come questo”, afferma Jia, “e se non utilizziamo il set di dati corretto, non possiamo vedere cosa si nasconde all’interno”.